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Martedì 22 MAGGIO 2018
Un Hub sulla resistenza agli antibiotici, MSF: "Bene purché si basi sui bisogni dei pazienti"

L’Assemblea Mondiale della Sanità, in corso a Ginevra, ha approvato l’avvio di un Hub di collaborazione globale per la Ricerca e Sviluppo sulla resistenza agli antibiotici, un problema che Medici Senza Frontiere, sottolinea l’associazione, deve affrontare con allarmante regolarità nelle proprie sale operatorie e strutture mediche in tanti paesi del mondo.

Lo sviluppo di questo Hub era stato avviato dalla presidenza tedesca al G20 del 2017, con l’obiettivo di promuovere il coordinamento degli investimenti esistenti e futuri per iniziative di Ricerca e Sviluppo sull’AMR.

“Accogliamo con favore la nascita di questo Hub – dichiara MSF - e presentiamo proposte perché la sua azione sia efficace, accessibile e basata sui bisogni dei pazienti, perché nessun nuovo strumento di diagnosi, farmaco o vaccino potrà dare benefici se le persone che ne hanno bisogno non riusciranno ad accedervi”.

L’Hub globale può diventare secondo MSF un tassello importante della risposta internazionale urgente e necessaria per affrontare il problema. MSF ha presentato diverse proposte per garantire una R&D basata sui bisogni dei pazienti, per ottenere soluzioni mediche nuove e accessibili che affrontino la crisi AMR in modo equo, economicamente efficace e sostenibile (la dichiarazione a questo link).

“Nelle nostre cliniche testimoniamo con allarmante regolarità le sfide causate dalla resistenza agli antibiotici: tra i feriti di guerra siriani sottoposti a interventi di chirurgia ricostruttiva in Giordania, tra i pazienti ustionati ad Haiti, tra i neonati in Pakistan, tra i malati di tubercolosi muti-resistente ai farmaci in Sud Africa, India e Europa Orientale” spiega Silvia Mancini, esperta di salute pubblica di MSF.

“Siamo incoraggiati dall’avvio dell’Hub globale per la Ricerca e Sviluppo sulla resistenza agli antibiotici, che può diventare un importante stimolo per fornire soluzioni mediche fondamentali per affrontare il problema in situazioni di vita reale. Con più di mezzo milione di nuovi casi e circa 250.000 morti ogni anno, anche la tubercolosi multi-resistente deve essere un focus chiave dell’Hub” continua.

“Per fornire una risposta efficace, l’Hub deve superare le logiche ordinarie e promuovere un sistema di Ricerca e Sviluppo economicamente sostenibile ed efficiente, che ottimizzi il ritorno sull’investimento pubblico e fornisca nuovi trattamenti efficaci, adatti ai contesti sanitari in cui le persone vengono trattate, disponibili e accessibili a prezzi che le persone possono sostenere. Nuovi strumenti di diagnosi, farmaci o vaccini non porteranno grandi benefici se la maggior parte delle persone che ne hanno bisogno non riusciranno ad accedervi” dichiara Els Torreele, direttore esecutivo della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF.

All’Assemblea, probabilmente già domani, i governi saranno anche chiamati a votare la prima risoluzione sul morso del serpente, una crisi nascosta che conta almeno 2,7 milioni di avvelenamenti ogni anno, con oltre 100.000 decessi e 300.000 amputazioni e disabilità permanenti. Solo l’anno scorso il morso del serpente è stato inserito tra le Malattie Tropicali Dimenticate.

Anche in questo caso MSF esorta i governi ad approvare la risoluzione per attivare una roadmap ambiziosa e tutti i finanziamenti necessari.

Nel 2017 MSF ha trattato 3.000 pazienti colpiti da morso di serpente, in particolare in Africa Sub-sahariana e in Medio Oriente. Metà di loro necessitavano e hanno ricevuto gratuitamente l’antidoto. In molti hanno percorso lunghe distanze per raggiungere i posti di cura.

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