quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 11 LUGLIO 2018
Lombardia sempre al top

Le imprese del farmaco confermano il loro radicamento territoriale. Al Nord e al Centro con poli industriali leader in Europa. Ma anche al Sud, con tante aziende italiane e internazionali e città in cui la farmaceutica è leader in produzione ed export.
 
Lombardia: prima regione farmaceutica e biotech in Italia. Conta 28.400 occupati diretti, ai quali si aggiungono i 17.600 dell’indotto.
 
Lazio: seconda regione per numero di occupati e prima per export (è pari al 40% del totale manifatturiero della regione). Gli addetti sono 16.000 e 6.000 nell’indotto.
 
Toscana: terza regione in Italia con 7.000 addetti diretti e oltre 4.300 nell’indotto. Si caratterizza per la specializzazione nel biotech e in diverse aree ad alta tecnologia.
 
Emilia Romagna: 3.700 addetti con un’importante presenza produttiva e di R&S. Sono 6.800 gli occupati nell’indotto.
 
Veneto: conta oltre 3.000 occupati e 7.200 circa nell’indotto.
 
Nel Mezzogiorno (Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia) le imprese del farmaco contano 4.000 addetti diretti, che rappresentano il 6% dell’occupazione totale. L’export è pari al 13% del totale e negli ultimi 10 anni è più che raddoppiato. Un risultato migliore della media europea e della Germania. 
 
Attenzione all’ambiente.Oggi il comparto è tra i più green dell’industria: negli ultimi 10 anni le imprese del farmaco hanno ridotto i consumi energetici di circa il 70% (-18% la media manifatturiera) e le emissioni di gas climalteranti del 66% (-19% la media manifatturiera). E attualmente la metà degli investimenti per la protezione dell’ambiente (47%) è in tecnologie pulite che prevengono l’inquinamento. Senza dimenticare che gli investimenti ambientali per addetto sono più che doppi rispetto al totale dell’indotto. 
 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA