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Giovedì 09 AGOSTO 2018
Lorefice (M5S): “Se Lorenzin avesse fatto anagrafe non ci sarebbe stato bisogno di circolare”

“Se l’ex Ministro Beatrice Lorenzin avesse fatto anagrafe nazionale vaccini oggi il ministro Giulia Grillo non avrebbe avuto bisogno di fare circolare (non norma transitoria)”. Lo scrive il presidente della commissione Affari sociali, Marialucia Lorefice.

 

Se ex ministro @BeaLorenzin avesse fatto anagrafe nazionale vaccini oggi il ministro @GiuliaGrilloM5S non avrebbe avuto bisogno di fare circolare (non norma transitoria) — Marialucia Lorefice (@Mlucialorefice) 9 agosto 2018

 

 

“E’ triste dover assistere a una guerra politica sulla pelle dei bambini. Nessuno ha mai affermato che non sia necessario vaccinare i propri figli, questa discussione sta diventando surreale”, ha dichiarato in serata con una nota la Lorefice.
 
“Come ha ricordato oggi anche il vice premier Di Maio, le famiglie che non vaccinano vanno sensibilizzate a farlo, affinché si innestino comportamenti corretti e consapevoli, non dettati da coercizione e paura”. 
 
“Instaurare questo clima fa soltanto male ai bambini che hanno il diritto di andare a scuola – prosegue la portavoce M5S a Montecitorio -  Già a settembre sono previste delle giornate per la promozione attiva delle vaccinazioni negli ambulatori medici e nelle strutture in cui opera il personale sanitario. Noi non facciamo sconti: l’obbligo vaccinale non viene cancellato ma l’intero impianto va razionalizzato e reso più flessibile. Il nostro ddl agisce proprio in questa direzione, consentendoci di operare correttamente sulla base dei territori e quindi anche delle regioni e dei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche – spiega – E ricordiamo anche che le autocertificazioni non sono uno scherzo: chi dichiara il falso rischia 6 mesi di carcere”.
 
“Dobbiamo mettere nelle condizioni tutti di poter ottemperare alla legge – conclude Lorefice – E’ ora dunque di dire basta alle polemiche: la tutela della salute, così come l’istruzione, sono diritti sanciti dalla nostra carta costituzionale”.

 

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