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Giovedì 20 SETTEMBRE 2018
Siclari (Fi): “La Calabria ha iniziato ad avere giustizia. Scura e Oliverio non hanno scuse”

“Il commissario ha le ore contate ed Oliverio non ha scuse sullo smantellamento del Dipartimento Salute in Calabria. La Calabria ha iniziato ad avere giustizia. La Calabria è stata al centro del lavoro del Senato per 2 intere giornate sul diritto alla salute. Non è mai accaduto in questi 11 anni di commissariamento per questo ringrazio la Commissione Igiene e Sanità per aver accettato di dare priorità alla mia richiesta di portare in audizione con urgenza i vertici responsabili della sanità calabrese, il commissario Massimo Scura e il Governatore Mario Oliverio”.
 
Non ha fatto sconti a nessuno il senatore di Forza Italia Marco Siclari che dopo aver puntato il dito verso il Commissario Scura, nel corso dell’audizione in Senato, ha voluto richiamare il Governatore della Calabria alle sue responsabilità, come ha sottolineato in una nota.
 
“Se è vero che il commissario ha potere su tutta la sanità è anche vero che la politica avrebbe dovuto vigilare sul suo operato ma, soprattutto, suggerire le linee guida o quantomeno un’idea programmatica basata sul bisogno salute della regione. Una guida, un’indicazione al commissario serviva ed è mancata” ha detto incalzando Oliverio.
 
“La politica ha enormi responsabilità rispetto ai problemi che vivono i pazienti e le famiglie dei calabresi – ha proseguito rivolgendosi a Oliverio – l’incompatibilità tra lei è Scura non può giustificare lo smantellamento che è sotto gli occhi di tutti. Gli sforzi fatti dalla politica non sono stati sufficienti anche in relazione al dipartimento della salute. Servono risposte perché in Calabria c’è un deserto e, ormai, siamo costretti ad emigrare per tutto, studio, lavoro e salute e tutto questo ha un unico denominatore, la politica. Aver nominato un commissario non consente alla politica di lavarsene le mani”.
 
Sul tappeto anche il tema delle nomine, mai arrivate, del Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute, e dei dirigenti dei settori strategici per la sanità.
 
“Il commissario Scura evidentemente non si aspettava la mia relazione dettagliata – ha affermato Siclari – con dati tecnici aggiornati a luglio del 2018, che ha permesso a tutti i senatori presenti in Commissione di conoscere una realtà diversa da quella raccontata fino a oggi. Per l’occasione ho preferito mettere da parte il ‘politichese’ e parlare solo con dati alla mano considerando il ruolo tecnico dell’ingegnere Scura. Dati inconfutabili che hanno permesso a tutti di comprendere la necessità di un’inversione di rotta, un cambiamento che passa inequivocabilmente dalla rimozione del commissario perché in Calabria non esiste più il diritto alla salute ma l’emergenza salute. Scura, adesso, ha le ore contate e questo lo conferma anche il comunicato di un parlamentare cinque stelle che conferma il lavoro fatto in commissione”.
 
Per il senatore forzista: “Non è più accettabile che il 22% dei cittadini calabresi sia costretto ad andare a farsi curare fuori regione quando il dato nazionale non supera il 5% nelle altre regioni. Con questi dati non si può parlare di buona sanità quando non esiste neppure una struttura per l’emergenza neonatale o quando strutture di eccellenza non vengono messe in condizioni di prestare assistenza. Continuare così, oltre a distruggere ulteriormente l’intero compartimento sanità rischia di creare serie ricadute in senso occupazionale con centinaia di medici e personale sanitario che potrebbero perdere il posto di lavoro. Abbiamo il dovere di interrompere questo sistema”.

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