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Lunedì 22 OTTOBRE 2018
Dal Pd ventidue obiettivi prioritari per “migliorare un testo deficitario sotto molti aspetti”

“È un testo che va assolutamente migliorato, lo consideriamo deficitario sotto molti aspetti. Per questo abbiamo presentato una corposa e poderosa controproposta”. Così Claudio Sinigaglia (Pd) commenta l’illustrazione in Quinta commissione del Piano sociosanitario ‘alternativodel Partito Democratico.

Oltre ad aggiungere articoli all’allegato b, sull’osservatorio regionale, sulla trasparenza e sulle strutture intermedie, sono ben 20 gli obiettivi specifici e priorità fissati dal gruppo dem per il nuovo Pssr 2019-2023, “per offrire risposte adeguate ai bisogni assistenziali dei veneti. Ma occorrono investimenti veri, altrimenti resta un libro dei sogni inattuabile”:

1 Non autosufficienza e Centri servizi per anziani.Tutti in serie A , nessun ospite senza contributo regionale. Monitoraggio, comune per comune degli anziani che vivono da soli.

2 Piano straordinario domiciliarità distrettuale. le richieste di sostegno domiciliare sono evase per metà delle richieste. 150.000 su 300.000

3 Lea per minori e disabili. manca personale e non vengono inseriti i minori nei centri diurni e comunità residenziale. eliminare le liste d’attesa ;

4 Fondazione di comunità per il ‘Dopo di noi’;

5 Cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in sanità superare la logica dell’emergenza per progetti stabili e duraturi;

6 Piano sicurezza e lavoro, recepire integralmente  l’accordo sicurezza stipulato con i sndacati ;

7 Da 0 ai 3 anni, i primi fondamentali 1000 giorni della vita. prendersi carico delle famiglie svantaggiate per dare piena opportunità di crescita a tutti;

8 Ruolo dei Comuni, nel piano di zona inserire azioni di contrasto alla povertà, il piano Domiciliarità e il monitoraggio degli anziani che vivono da soli;

9 Programmazione investimenti di Ulss, Aziende e Iov, non deve essere l’azienda zero a decidere, ma il consiglio regionale;

10 Verifica del Pssr 2019/23: tavolo permanente di monitoraggio con la presenza  di tre consiglieri regionali di cui due della minoranza;

11 Umanizzazione delle cure e dei servizi;

12 Autismo, si alla diagnosi precoce;

13 Pfas e contaminazione;

14 Celiachia, attivare la tessera elettronica;

15 Medicine di gruppo integrate con medici convenzionati e Medicina d’iniziativa. attivare almeno il 70% delle Medicine di gruppo integrate nel prossimo biennio;

16 Virus West Nile, intervenire preventivamente a marzo aprile del 2019 e azienda zero diventi stazione appaltante per tutti i comuni;

17 Personale medico triplicare le borse di studio regionale da 100 a 300;
 
18 Il volontariato come risorsa, la cultura della donazione;


19 Veterinaria e sicurezza alimentare, adottare il nuovo regolamento UE; 



20 Psichiatria;
 
21 Specificità Belluno e Polesine;
 
22 Specificità Venezia.

“Oltre ai capitoli aggiuntivi rispetto alla prima controproposta presentata la scorsa settimana, sono stati anche inseriti nuovi articoli nell’Allegato B con particolare riferimento all’assetto organizzativo delle Ulss, definizione di dotazioni e costi standard, schede di dotazione territoriale dei servizi e delle strutture intermedie, conferimento degli incarichi e valutazione dei dirigenti apicali delle Unità operative complesse e forme integrative regionali di assistenza sanitaria e sociosanitaria”.

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