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Martedì 23 OTTOBRE 2018
Gentile Onotri, non stento a crederle, ma non deve dirlo a me

Gentile dottoressa Onotri,
Qs non silenzia nessuno come abbiamo ben spiegato al suo ufficio stampa e ai rappresentanti dell’ala dissidente del suo sindacato, ambedue adirati con noi per la mancata pubblicazione dei loro rispettivi comunicati.
 
La nostra scelta editoriale è stata semplicemente quella di attendere la conclusione della vertenza giudiziaria che vi vede protagonisti per evitare di creare confusione tra i nostri lettori.
 
La confusione, mi sembra evidente, derivava dal fatto di essere sollecitati a pubblicare dallo Smi-1 e dallo Smi-2 (mi perdoni ma non saprei come definirli in modo più asettico e schematico), diversi comunicati stampa sullo stesso tema con tesi spesso contrapposte e siglati ambedue Smi ma a firma di persone diverse.
 
Dato che non spetta a noi stabilire chi dei due contendenti abbia diritto a rappresentare il sindacato Smi e per evitare di dover specificare ogni volta al lettore di quale dei due Smi quel determinato comunicato era espressione, abbiamo semplicemente deciso di attendere la conclusione della vicenda giudiziaria e attenerci al verdetto dei giudici sulla rappresentatività.
 
Quando ieri il suo ufficio stampa ci ha inviato il documento del Tribunale di Roma con il quale si confermava la precedente decisione di sospendere le decisioni del vostro Consiglio nazionale del 21 e 22 aprile, abbiamo sentito anche l’altra campana, che ci ha dato la sua posizione in merito e che abbiamo correttamente riportata.
 
Quanto alla seconda notizia sulla vostra decisione di citare per danni la Sisac ci è sembrato doveroso e anche utile specificare che quella decisone è stata presa dallo Smi da lei guidato e non da altri (o sbaglio?).
 
E adesso? Continueremo come abbiamo fatto fino ad oggi. Se continueranno ad arrivarci comunicati Smi, firmati l’uno da lei e l’altro da altri, mi spiace ma non li pubblicheremo per rispetto dei nostri lettori.
 
Come per rispetto dei nostri lettori ci siamo autocensurati dal pubblicare memorie e veline che in questi mesi ci sono pervenute, contenenti accuse reciproche e denunce varie di comportamenti scorretti senza alcun riscontro se non l’animosità che ne traspariva.
 
Qs è un giornale, non una bacheca dove postare messaggi a senso unico, da qualsiasi parte essi provengano.
 
Lei dice che di Smi ce n’è uno solo. Non stento a crederle, ma non deve dirlo a me.
 
Cesare Fassari
 

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