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Giovedì 10 GENNAIO 2019
Tortorella (Consulcesi): “Basta caccia al medico, subito il Tribunale della Salute”

Consulcesi, nonostante la pronuncia dell’Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, conferma di “essere pronta a denunciare alla Procura della Repubblica il caso che ha generato l’indignazione della categoria medica con in prima linea la FNOMCeO ed il suo Presidente Filippo Anelli”.
 
“Come ho scritto sul mio profilo Linkedin, in un post con decine di migliaia di visualizzazioni, dobbiamo salvaguardare – afferma Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi - chi, oggi, non ha la serenità di curare secondo coscienza per paura di essere messo alla gogna. E non stupiamoci, poi, se i medici migliori se ne vanno all’estero o se i familiari dei pazienti aggrediscono gli operatori sanitari intenti a fare solo il loro dovere, sottopagati e spesso costretti a turni di lavoro massacranti, che attendono da anni i rimborsi per aver lavorato in corsia, dopo la laurea, gratuitamente. Il 97% delle cause intentate dai pazienti – aggiunge Tortorella - è senza esito, ma la reputazione dei professionisti, anche senza aver commesso danni, è rovinata a vita, perché Internet comunica ma non cancella i fatti giudiziari infondati”.
 
Massimo Tortorella lancia quindi un appello facendosi portavoce delle numerose richieste che continuano ad arrivare quotidianamente dagli operatori sanitari tutelati da Consulcesi: “È ora di cambiare. Basta con la “caccia al medico”, collaboriamo, invece, tutti insieme a generare un sistema virtuoso attraverso la creazione di un Tribunale della Salute, luogo di confronto e non di contrapposizione per medici e pazienti. Siamo pronti ad essere promotori di questa iniziativa, contando sul supporto dei rappresentanti delle istituzioni medico-sanitarie, dei sindacati e delle associazioni a tutela dei pazienti.  E anche il mondo dell’informazione non può esimersi da dare un contributo fondamentale evitando di accogliere messaggi che, anche solo indirettamente, possano minare le fondamenta del sistema salute in particolare nell’ambito del servizio pubblico”.

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