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Mercoledì 10 APRILE 2019
Anaao: “Da Grillo critiche gratuite. I risultati elettorali della disintermediazione si sono visti con il precedente Governo”

“Parlare con i corpi intermedi mi rendo conto che è una fatica ma se si vogliono fare politiche populistiche-demagogiche di disintermediazione poi i risultati elettorali si sono visti con il precedente Governo”. Commenta così il segretario dell’Anaao Assomed Carlo Palermo le parole del Ministro della Salute Giulia Grillo.
 
“Ma a prescindere da ciò – sottolinea - la fatica di confrontarsi bisogna farla realmente, è il sale della democrazia, ma in questo caso non mi sembra ci siano stati numerosi momenti di confronto. A sentire le esternazioni del Ministro sembra che i sindacati stiano tutti i giorni al Ministero a mettersi di traverso. Ma da quando c’è questo Ministro abbiamo avuto appena 4 incontri come Intersindacale. Secondo me le accuse del Ministro non hanno quindi riscontro nei fatti. Siamo stati più ascoltati dalle commissioni parlamentari che dal Ministro.”
 
“Se poi risulta fastidioso incontrare i sindacati maggiormente rappresentativi – evidenzia il leader dell’Anaao - questo non mi sembra il miglior modo per far trasparire l’intenzione di voler instaurare un dialogo. Se uno poi vuole perseguire le politiche proposte da sindacati minoritari è una scelta legittima, ma poi non ci si può chiedere di appoggiare politiche che sono lontane da chi rappresenta la stragrande maggioranza dei lavoratori”.
 
“Si tratta di trovare le sintesi – chiosa Palermo - . Noi in ogni caso le nostre proposte continueremo a farle, se poi danno fastidio quelle che facciamo sulla stampa, a quel punto si pone un problema più grave”.
 
“Tra l’altro – conclude - abbiamo apprezzato la posizione del Ministro sul regionalismo differenziato. Perché la necessità di ricentralizzare le politiche sanitarie (di programmazione e verifica) in capo al Ministero in un contesto di regionalismo la condividiamo Tant’è che noi poniamo ulteriori passi per la valorizzazione del Ministero su i fabbisogni di personale e assegnazione delle borse per esempio. Così come anche sul tema del contratto (sia per la dirigenza che per la convenzionata) crediamo sia utile il passaggio dalla Pa alla Salute per aver di fronte a noi un interlocutore che capisce il nostro mondo”.

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