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Mercoledì 24 APRILE 2019
Snami: “Un Air pieno di cose criticabili ma comunque un passabile punto di caduta dopo tanta fatica”

“Siamo passati da un accordo incentrato al 100% sulla “presa in carico” (ma i PAI, anche in quell’ottica, erano remunerati maluccio) e sui grupponi, ad un documento maggiormente accettabile e ad incentivi a cui tutti possono accedere”. Così Roberto Carlo Rossi dello Snami Lombardia commenta in una nota pubblicata sul sito del sindacato il nuovo Air firmato in regione”. E ne sintezza i contenuti:

•    “confermati gli incentivi quote A e B e per il personale di studio e per le aperture al sabato che prima erano scomparsi: si tratta di incentivi che non ci hanno mai fatto impazzire dalla gioia, ma che erano diventati, per molti Colleghi, una certezza oramai da diversi lustri”

•    “sanatoria per le nuove medicine di rete e gruppo al 2017 e per il personale di studio al 2018  anche per i medici singoli: queste sanatorie nei primi documenti, semplicemente, non erano previste e, successivamente, venivano assurdamente previste solo per le medicine di gruppo”

•    “il governo clinico veniva corrisposto solo a chi aderiva alla presa in carico e raggiungeva percentuali che neanche Obi-One Kenobi avrebbe raggiunto con la famosa “Forza”…!”

•    “ora il governo clinico si può percepire anche con le vaccinazioni o l’adesione ai progetti di screening”

•    “dopo una sanguinosa trattativa sulla Continuità Assistenziale, si è arrivati ad un punto di caduta provvisorio e fino alla fine anno; poiché l’attuale euro/ora viene sospeso da Regione per la censura della Procura regionale della Corte dei Conti, si è sostituito il tutto con un’indennità legata all’informatizzazione; in quelle ATS ove l’informatica non funziona, se ne prenderà atto in Comitato Aziendale, senza conseguenze economiche negative per i Medici”

•    “nei residui del Governo Clinico abbiamo introdotto numerosi progetti clinici o davvero utili come la medicina per l’ambiente, l’insegnamento nei licei, e altro di targa e marca SNAMI”.

“La semplice verità – per Rossi - è che abbiamo portato a casa molte richieste di correzione dei documenti iniziali targate SNAMI. Il documento finale è pieno di cose criticabili (cfr la dichiarazione a verbale Snami), ma comunque rappresenta un passabile punto di caduta dopo tanta fatica”.

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