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Giovedì 04 LUGLIO 2019
Gimbe: “Faremo nuova stima quando Agenzia delle Entrate avrà chiarito le discrepanze sui dati”

Gentile Direttore,
nel ringraziare il Prof. Del Vecchio per le oggettive rivalutazioni dell’entità delle agevolazioni fiscali concesse ai fondi sanitari integrativi, è opportuno innanzitutto rilevare che il tempo necessario “perché l’errore venga corretto nel dibattito corrente” dipende dalla capacità dell’Agenzia delle Entrate di fornire spiegazioni in merito alle discrepanze che esistono tra le due relazioni depositate presso la Commissione Affari Sociali della Camera, quale documentazione ufficiale di un’audizione parlamentare.
 
In altre parole, se è possibile che le stime della Fondazione GIMBE siano errate, non è certo che quelle riportate dal Prof.  Del Vecchio siano corrette, perché entrambi si basano su documenti che presentano rilevanti discrepanze riportate di seguito.
 
Relazione del 6 febbraio 2019. Nel documento allegato all’audizione vengono riportati per l’anno di imposta 2017 i seguenti importi di contributi dedotti:
- Fondi sanitari integrativi del SSN istituiti o adeguati ai sensi dell’articolo 9 del D. Lgs. n. 502 del 1992 (cosiddetti fondi doc o di tipo A): € 51.113.233
 
- Enti e casse aventi finalità assistenziale (fondi non doc o di tipo B)
 
- € 11.052.624.920 (dedotti dai lavoratori)
 
- € 60.083.245 (dedotti dai lavoratori in quiescenza)
 
- Società di Mutuo Soccorso: € 63.637.032
 
Nel corso della discussione sono emerse alcune specifiche richieste da parte dei componenti della Commissione Affari Sociali della Camera, in particolare relativamente all’impatto delle agevolazioni sui datori di lavoro che l’audita ha rimandato ad una successiva memoria in quanto non disponibili.
 
Relazione del 15 maggio 2019. Tale documento, non solo non è “sfuggito” alla Fondazione GIMBE, ma è stato utilizzato per le informazioni integrate (pagina 14-17) secondo le richieste dei componenti della Commissione Affari Sociali.
 
Tuttavia, come potranno verificare i lettori, le principali differenze tra le due relazioni sono:
- Il paragrafo 7): Risposte alle richieste avanzate in sede di audizione del 6 febbraio 2019 (pag. 12-14)
 
- I paragrafi finali relativi alle “Norme di Riferimento” (pag 14-17)
 
Invece, come rilevato dal Prof. Del Vecchio, è stata effettuata una rettifica sull’importo delle detrazioni dei lavoratori per i fondi di tipo B. In altre parole, se tutti i numeri della memoria del 6 febbraio sono rimasti invariati, i contributi dedotti dai lavoratori da € 11.052.624.920 sono diventati € 2.053.220.946.
 
L’entità di tale variazione riguarda anche l’anno 2016 (non preso in considerazione dalle analisi GIMBE) dove l’importo scende dai € 10.511.155.679 (relazione del 6 febbraio) a € 1.956.534.722 (relazione del 15 maggio).
 
Tali rettifiche, di enorme rilevanza quantitativa, sono state apportate esclusivamente modificando i numeri nelle corrispondenti tabelle, senza fornire alcuna spiegazione, né soprattutto segnalare la rettifica, visto che peraltro il resoconto stenografico dell’audizione rimane immodificato in quanto fa riferimento alla prima memoria.
 
Tenendo conto dell’enorme discrepanza tra le due relazioni, la Fondazione GIMBE ritiene che spetti alla Commissione Affari Sociali chiedere opportuni chiarimenti all’Agenzia delle Entrate prima di effettuare ulteriori stime sulla reale entità della spesa fiscale per i fondi sanitari integrativi, attorno ai quali ruotano inevitabilmente non solo posizioni divergenti, ma anche interessi in conflitto.
 
Nino Cartabellotta
Presidente Gimbe

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