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Venerdì 25 NOVEMBRE 2011
Le ostetriche italiane contro la violenza sulle donne

Violenza contro le donne, un crimine odioso, inaccettabile ma purtroppo ancora troppo diffuso nel mondo. Basta pensare che tra le donne in gravidanza, a livello mondiale, proprio la violenza è la seconda causa di morte. E le ostetriche, il cui compito è proprio quello di seguire la salute delle donne e in particolare delle donne in gravidanza, si trovano in molti casi vicine a donne che hanno subito e subiscono violenza, offrendo loro il sostegno e le cure necessarie.
La situazione è molto grave anche in Italia: “Basti pensare – spiega Miriam Guana presidente della Federazione nazionale dei Collegi delle Ostetriche (Fnco) – che in  Italia il 67% dei casi di violenza avviene in famiglia e spesso si scatena proprio in coincidenza della gravidanza o dopo la nascita del primo figlio. Per questo – prosegue Guana – le ostetriche sono particolarmente attente a cogliere i segni della violenza subita, spesso tenuti nascosti anche dalle stesse vittime”.
La Fnco chiede con forza alle istituzioni nazionali e regionali che si moltiplichino gli sforzi per dare alle ostetriche una sempre migliore formazione-informazione su questo crimine e su tutto ciò che è possibile fare per sostenere le donne che lo subiscono. “La particolare relazione di vicinanza che si crea tra l'ostetrica e la donna – dice ancora la presidente della Fnco – consente alle ostetriche di essere non solo operatrici sanitarie, offrendo cure e indicazioni terapeutiche, ma anche veicolo di informazioni di ordine sociale e legale. È un'opportunità che va valorizzata, perchè non ci siano mai più violenze sulle donne”.
 

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