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Martedì 03 DICEMBRE 2019
Sileri: "Affidare a Iss stima realistica sulla previsione spesa"

“L’associazione dei pazienti indica 130-140mila persone che non sanno di avere l’epatite C. Altri studi ne individuano 300mila. Anzitutto, quindi, bisogna capire il numero reale, perché è differente stanziare risorse per il trattamento di 150mila o 300mila pazienti. La prima cosa da fare è affidare uno studio all’Istituto Superiore di Sanità, affinché ci dia una stima realistica sulla previsione di spesa a cui andiamo incontro”.

Così il Viceministro Pierpaolo Sileri intervento al Convegno.dal titolo ‘La gestione dell’Hcv in pazienti consumatori di sostanze’, che si è tenuto nella Sala degli Atti parlamentari in Senato.
 
Per Sileri partendo da questa previsione “possiamo investire i fondi per i singoli individui, per i test ma non solo”. I fondi, infatti, sono necessari anche “per la formazione dei medici e del personale sanitario, per individuare coloro che potrebbero avere bisogno. Quando apprendo – continua Sileri – che circa i 2/3 dei pazienti che afferiscono al Ser.D. non hanno fatto il test, non va bene. È lì che devono andare le risorse. Quello è il serbatoio dove possiamo scovare coloro che hanno la malattia”. Tra l’altro, ha evidenziato il viceministro, “quelli sono i pazienti che più sfuggono al controllo, i più delicati. Per questo serve una formazione degli operatori sanitari sia nel pre che nel post. È un investimento, non una spesa. Se non consideriamo la sanità come silos quello che si risparmia oggi, lo si risparmia per trent'anni. Dobbiamo scovare il sommerso”.
 

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