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Sabato 03 DICEMBRE 2011
Manovra. Farmacie: D'Ambrosio Lettieri (Pdl), "No alla liberalizzazione"

"La competenza tecnica e il senso di responsabilità di questo esecutivo mi portano ad escludere l'ipotesi ventilata in queste ore di un provvedimento che di fatto liberalizza il comparto farmaceutico. Credo che il Governo Monti sia fin troppo consapevole della delicatezza del settore e che nel controverso equilibrio tra tutela della salute e interessi economici prevalgano i diritti dei cittadini. Si tratta solo di fare le cose con  buon senso: se nel provvedimento governativo troveremo scritto  'libera vendita nei supermercati dei farmaci di fascia C' è bene che si sappia che si sta decretando lo scardinamento del sistema di assistenza farmaceutica territoriale per consegnarlo alle pervasive logiche del mercato  e nelle mani di potentati economici. Questo, con irreparabile danno per la collettività e l'occupazione, sopratutto dei giovani,  che va sostenuta con le misure individuate nel corso del dibattito in Commissione Sanità, nell'ambito della proposta di legge che ritengo debba essere la strada maestra per riformare il comparto e superare alcune criticità".

E' quanto sostiene in una nota il sen. del Pdl Luigi d'Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanita' di Palazzo Madama,  alla vigilia della presentazione alle Camere della manovra finanziaria del nuovo Governo.
"Penso che questo sistema vada certamente ammodernato attraverso una serie di interventi sostanziali", continua il senatore del Pdl, "che potrebbero andare nella direzione di un miglioramento delle funzioni assistenziali e l'aumento del numero delle farmacie sul territorio, la promozione di strumenti di incentivazione per l'occupazione, soprattutto per quanto riguarda i giovani farmacisti, l'attivazione di criteri di competitività giusti se rientrano nel perimetro della valorizzazione delle professionalità, l'unica vera tutela a salvaguardia della salute dei cittadini".
"Se non si vuole tenere nella doverosa considerazione l'autorevole monito dell'Agenzia Italiana del Farmaco che avverte sui rischi di portare i farmaci sottoposti a obbligo di ricetta medica fuori dalla farmacia (unico caso nel mondo)", conclude d'Ambrosio Lettieri, "si tragga esempio almeno da cosa ha deciso in proposito  proprio nei giorni scorsi il Parlamento francese".

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