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Martedì 19 MAGGIO 2020
Papotto (Cisl Medici): "Zaia apra tavolo politico per risolvere al questione"

La CISL Medici, nel corso di alcune sedute di contrattazione con la regione Veneto, tese a raggiungere un accordo circa la ripartizione di risorse disponibili a premiare il rischio di lavoro assunto dai medici e professionisti della sanità nell’attuale drammatica situazione pandemica da Covid-19, ha sostenuto con forza il principio che tali risorse non fossero destinate in modo poco discriminato, data la partecipazione profondamente diversa che alcune figure professionali hanno sostenuto e devono sostenere quotidianamente.
 
Si tratta – è bene ricordarlo ai “distratti” – di corrispondere una piccola gratificazione a coloro i quali sono stati solo fino a pochi giorni fa incensati con parole al miele e atteggiamenti farisaici sui giornali e sulle tv, quelli che sono stati definiti come “angeli” e dei quali oggi si mortifica l’abnegazione e finanche la dignità, mettendo sullo stesso piano ogni figura professionale, anche diversamente utilizzata durante l’emergenza sanitaria.
 
La CISL Medici, alla sincera ricerca di una soluzione che potesse contemperare le esigenze dell’amministrazione ( che intendeva distribuire “a pioggia” le somme disponibili ) con l’inderogabile principio della giustizia e del riconoscimento morale ( prima ancora che economico ) dei colleghi coinvolti nel massimo sforzo “in prima linea”, ha presentato – assieme all’assoluta maggioranza delle sigle rappresentative della dirigenza medica e sanitaria, proposte emendative e migliorative che solo in parte minimale sono state accettate.
 
Mentre si chiedeva un ulteriore piccolo sforzo alla controparte…l’intervento di alcune sigle del comparto, che minacciavano di abbandonare le trattative se vi fossero state altre “concessioni” ai medici e dirigenti sanitari ha portato l’amministrazione a ritenere concluse le trattative e procedere quindi ad una ripartizione delle somme disponibili in modo del tutto sproporzionato.
 
La CISL Medici ha dichiarato che la seduta non era invece conclusa e sta in queste ore inviando una lettera ufficiale al presidente della regione Veneto e al suo assessore alla sanità perché si apra allora un tavolo politico che esamini le soluzioni necessarie a sanare la grottesca, ingiusta situazione creata, nel solo interesse di salvaguardare la dignità ed il sacrificio dei colleghi.
 
A volte è necessario fare dei distinguo, anche se in politica non è conveniente…
 
Cisl Medici Veneto
Il Reggente
Dott. Biagio Papotto

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