quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 16 DICEMBRE 2011
Rapporto dei Nas. Boom dell'abusivismo tra i dentisti: in due anni oltre 430 segnalazioni per "non confomità" e sequestri attrezzature per 75 milioni di euro

Intervenendo agli “Stati generali della professione odontoiatrica” il generale Cosimo Piccino, comandante dei Nas, ha reso noti alcuni dati sulle attività condotte dal Nucleo dei Carabinieri in materia di repressione delle frodi nel settore odontoiatrico, dove è particolarmente sviluppato il fenomeno dell’abusivismo e dei prestanome, solitamente giovani laureati in odontoiatria che coprono con il loro nome le illecite attività di cura praticate da odontotecnici.
 
Delle 1.165 ispezioni relative a realtà sanitarie condotte dai Nas nel 2010, 220 hanno rilevato situazioni “non conformi” in ambito odontoiatrico. Da queste ispezioni sono quindi scaturite 407 segnalazioni all’autorità giudiziaria, visto che da un’irregolarità possono derivare più denunce contro diversi soggetti, e 138 sequestri di laboratori e studi odontoiatrici, per un valore complessivo delle strutture di 40,033 milioni di euro.
 
Dati sostanzialmente confermati nei primi 11 mesi del 2011, quando su 1.210 ispezioni  in ambito sanitario, sono state rilevate 214 strutture odontoiatriche “non conformi”, con relative 265 segnalazioni all’autorità giudiziaria e 111 sequestri, per complessivi 35,151 milioni di euro.
Il generale Piccino ha però lamentato “l’inadeguatezza delle attuali sanzioni penali alla repressione del fenomeno dell’esercizio abusivo della professione odontoiatrica”. Infatti, l’articolo 348 del codice penale, che sanziona l’abusivismo professionale, prevede pene detentive fino ad un  massimo di sei mesi e multe fino a un milione, che non sono deterrente efficace a dissuadere da un’attività che può produrre guadagni molto elevati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA