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Martedì 26 MAGGIO 2020
In un giorno ha aderito il 25% dei contattati e il 60% ha chiesto di essere richiamato

Sono state oltre 7300 le chiamate effettuate dalla Croce Rossa per contattare i cittadini del campione che parteciperà all'indagine sierologica nella prima giornata di ieri. Finora, solo il 25% del campione ha detto sì all'esecuzione del test già al primo contatto mentre oltre il 60% delle persone ha chiesto di essere ricontattato per vari motivi e circa il 15% è propenso, ma che per il momento sta ancora valutando. Sono questi primi dati sull’inizio dell’indagine di sieroprevalenza nazionale comunicati dalla Croce Rossa che in ogni caso fa filtrare che “non siamo di fronte ad un flop ma al fatto che l’indagine è appena partita ed è fisiologico che i cittadini non siano ancora a conoscenza dell’iniziativa e anche del numero di telefono da cui ricevono la chiamata”. L’auspicio è quindi che nei prossimi giorni le adesioni siano più alte.
 
Al lavoro, si apprende dalla Cri, ci sono oltre 700 operatori volontari, che hanno ricevuto una formazione nelle scorse settimane. I call center operativi sono 21, uno in ogni Regione, ai quali si aggiunge un Centro nazionale di supporto.
 
La Lombardia registrerà il più alto numero di cittadini contattati, pari a oltre 30mila. Seguono il Veneto (13mila); Emilia Romagna (12mila); Campania, Lazio e Sicilia (oltre 11mila); Piemonte (10mila) e poi le altre Regioni, fino alla Valle d'Aosta, dove saranno contattati oltre 4mila cittadini

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