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Venerdì 23 DICEMBRE 2011
Marino (Pd): "Grave errore prorogare l'intramoenia"

"Era necessario un impegno preciso e non ulteriori indecisioni sulla possibilità per tutti i medici che lavorano negli ospedali pubblici di esercitare la professione in migliaia di studi e cliniche private".Così Ignazio Marino, senatore del Pd e presidente della Commissione d'inchiesta sul Ssn, commenta la proroga dell'esercizio della libera professione intramoenia in forma allargata contenuta nel decreto milleproroghe esaminato oggi dal Consiglio dei Ministri.

 
Per Marino "è un grave errore" continuare con le proroghe e provvedimenti tampone. Così si permette a primari che fanno due prestazioni nel pubblico e centinaia nel privato, di continuare a farlo. Tutti gli operatori sanitari, invece, dovrebbero avere la possibilità di svolgere la libera professione all'interno dell'ospedale, al di fuori dell'orario di lavoro e garantendo un numero di prestazioni esattamente uguale a quelle offerte quando sono in servizio".
"Da dieci anni si discute - prosegue il senatore del Pd - ma esiste una legge, la numero 120 del 2007, che di fatto andrebbe solo applicata. Solo così potremo ridurre le liste di attesa e non indeboliremo l'assistenza negli ospedali pubblici. Senza fermezza su questo punto, continuare a gridare allo scandalo per le difficoltà della sanità pubblica è una pura ipocrisia. Con questa proroga - conclude Marino - di fatto il Governo dice ai medici meno virtuosi ciò che già l'esecutivo di Berlusconi aveva promesso: continuate pure a operare senza controlli e direttive rigorose".

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