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Lunedì 06 FEBBRAIO 2012
Fornero: “Sì a inclusione redditi da patrimonio per sostenibilità dei conti” 

Parte il confronto tra l’Enpam e il ministero del Lavoro. Si è tenuto infatti lo scorso 2 febbraio l’incontro tra i vertici della Fondazione Enpam e il ministro del Lavoro Elsa Fornero. La Fondazione ha illustrato al Ministro il proprio progetto complessivo di riforma delle pensioni. La manovra è stata presentata dal vice presidente vicario della Cassa dei medici e degli odontoiatri Alberto Oliveti nel corso di un incontro informale presso il Ministero.

“Il ministro Fornero – si legge in una nota dell’Enpam - ha apprezzato il percorso di riforma intrapreso, ma ha incoraggiato gli organi di governo della Fondazione a procedere verso l’applicazione, sia pure in pro-rata, del metodo contributivo”.
La Fondazione sottolinea nel comunicato di aver “illustrato le peculiarità del proprio sistema retributivo-reddituale che, essendo basato sulla valutazione dei redditi dell’intera carriera professionale, è equivalente al contributivo se supportato da adeguate valutazioni attuariali. La cassa dei medici nel 2011 si è dotata di un ufficio attuariale interno per realizzare proiezioni tecniche in tempo reale”.
Il Ministro ha poi, si legge nella nota, “incoraggiato l’accorpamento tra i diversi fondi facenti capo all’Enpam, nonché a perseguire ulteriormente la riduzione dei costi di amministrazione. Il ministro ha anche sollecitato a portare subito l’età per il pensionamento anticipato a coincidere con quella del sistema pubblico, sia nel livello attuale, sia nel percorso di adeguamento all’evoluzione della longevità”.
“Coerentemente con posizioni già espresse nelle competenti Commissioni parlamentari – specifica l’Enpam - ha riconosciuto condivisibile l’inclusione dei redditi da patrimonio ai fini della valutazione della sostenibilità finanziaria della Cassa”.
Durante l’incontro si è parlato anche di diversificazione degli investimenti patrimoniali: un principio che l’Enpam dichiara di condividere e che “ha già concretizzato adottando un modello di governance definito anche con l’apporto tecnico scientifico del Prof. Mario Monti”.

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