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Lunedì 13 FEBBRAIO 2012
Vendola, Cota e Mori: “Sentenza storia e decisiva per tutela della salute”

Roberto Cota, presidente del Piemonte, Nichi Vendola, presidente della Puglia, e Roberta Mori, presidente della commissione regionale per la parità dell’Emilia Romagna, quella sull’eternit non è solo una sentenza storica, ma un richiamo alla necessità di tutelare la salute degli italiani bonificando le aree dove ancora è presente l’amianto.

La sentenza del processo Eternit, per Nichi Vendola, “ha qualcosa di storico e decisivo, non solo perché si è trattato del più grande processo penale in Italia e nel mondo per le morti d'amianto, ma perché rappresenta finalmente un punto fermo di una battaglia che iniziata sindacalmente è divenuta coscienza civile”. Nella nota diffusa dal Cinsedo Vendola sottolinea, tuttavia, che “il risultato di oggi non deve far dimenticare  tuttavia che, nonostante una legge che vieti uso e produzione di amianto, nel nostro Paese se ne stimino più di trenta tonnellate da bonificare e la sua messa al bando in tutto il mondo non e' ancora un obiettivo raggiunto”.

Sulla stessa linea Cota, secondo il quale “questa  sentenza che rende giustizia alle famiglie delle vittime e a un intero territorio. Ora occorre  lavorare per completare la bonifica delle aree e per la ricerca e la  prevenzione. Il mio pensiero va a tutti coloro che per molto tempo hanno atteso questo momento".

Di “sentenza storica che costituirà un precedente importante per la garanzia della salute dei lavoratori e dell'ambiente", parla anche Roberta Mori, presente oggi a Torino alla lettura della sentenza del processo Eternit in rappresentanza della Regione Emilia Romagna, costituitasi parte civile.
 

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