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Martedì 15 GIUGNO 2010
Il documento votato all'unanimità dalle Regioni

“Le Regioni ribadiscono la disponibilità a concorrere al risanamento dei conti pubblici come finora sempre accaduto evidenziando che tale responsabilità deve essere collocata in un equilibrio dello sforzo fra i singoli comparti della Pubblica Amministrazione. Oggi così non è: per questo la manovra è irricevibile e le Regioni chiedono di cambiarla”.
Inizia così il documento approvato oggi all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome con il quale si apre una vera e propria vertenza tra Governo e Regioni, che potrebbe vedere anche messi in gioco profili di costituzionalità del provvedimento economico perché, sempre secondo le Regioni, appare in molte sue parti contrario al dettato costituzionale tanto da mettere in gioco la stessa attuazione del federalismo fiscale.
 
Per la sanità poi, secondo le Regioni, si palesano vere e proprie violazioni del Patto per la Salute. Da qui, si legge nel documento: "la necessità della verifica della coerenza degli interventi anche normativi introdotti dal DL con i contenuti del Patto della Salute (vedi doc. sanità), a partire da:
- misure sulla spesa farmaceutica (600 mln per ciascun anno del triennio);
- mancata previsione di ulteriori manovre pari a di 834 mln per garantire l’integrale copertura del Patto;
- tagli sul personale sanitario (418 mln per il 2011; 1.132 a decorrere dal 2012, con conseguente riduzione del FSN);
- decadenza degli atti assunti entro determinati termini;
- garanzia delle maggiori risorse di parte corrente previste dal Patto della Salute per gli anni 2011-2012;
- garanzia delle risorse per investimenti per l’edilizia sanitaria;
- modifica della disciplina sanzionatoria e delle condizioni finanziarie nei piani rientro;
- fondi FAS a copertura del debito sanitario.
Tutti punti per  i quali, sottolineano le Regioni, "si determinano evidenti violazioni del Patto".

 
Clicca qui per scaricare il documento “Valutazioni in ordine alle principali criticità della manovra finanziaria 2011-2013" .

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