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Martedì 28 AGOSTO 2012
Marino (Pd): “Riscriviamo la legge 40 nel rispetto delle coppie e della conoscenza scientifica”

“Che la legge 40 fosse esclusivamente il frutto di una negoziazione avvenuta nel Parlamento italiano, è stato palese sin dalla sua approvazione. Un provvedimento che non ha tenuto conto né delle conoscenze scientifiche, né del calvario delle coppie che desiderano completare il loro progetto di famiglia, con la nascita di un figlio”. Così il Senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, sulla bocciatura della legge 40, da parte della Corte Europea dei diritti umani.
 
Secondo il Senatore “Era così eclatante l’ipocrisia del testo: a prescindere dalla biologia e dall'età di una donna, la legge le imponeva l'impianto di tre embrioni e le impediva una diagnosi pre-impianto, costringendola, nel caso di una grave malattia genetica del bambino, a ricorrere all'aborto terapeutico. Al tempo stesso il legislatore ha spinto ad un’altra incoerenza, permettendo ai ricercatori italiani di condurre i loro studi su cellule staminali embrionali, solo se prelevate all’estero”.
 
“La decisione di Strasburgo – ha affermato Marino – ci indica la via: riscrivere completamente la legge 40. Come affermato dalla nostra Carta dei diritti e votato dall’Assemblea nazionale, questo sarà l’impegno del Partito Democratico, nell'interesse della salute delle persone, della vita delle coppie e della ricerca scientifica del nostro Paese”.
 
 “In una materia così delicata – ha concluso il Senatore – dovrebbero essere applicati protocolli che riflettano lo stato della conoscenza scientifica e le opportunità messe a disposizione dalla medicina. È per questo che, nel riscrivere una legge sulla fecondazione artificiale, ritengo vada tenuta presente la strada indicata dalla Gran Bretagna, che ha costituito nel 1991 un organismo chiamato Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) per regolare il settore, autorizzare i trattamenti, fornire le linee guida e i codici di comportamento agli ospedali che si occupano di fecondazione assistita. Un organismo tecnico, slegato dall’ideologia”. 

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