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Mercoledì 17 OTTOBRE 2012
Calabrò (Pdl): “Senza sblocco turn over, a rischio approvazione del decreto”

"Doveva essere la Riforma della sanità e invece l'intervento di chirurgia invasiva del Mef ha ridotto il cosiddetto Decreto Salute a pochi elementi innovativi, ben al di sotto delle aspettative. Con la scusa della mancanza di fondi si sopprimono qua e là disposizioni che avrebbero fatto realmente la differenza nella qualità dell'assistenza sanitaria nel nostro Paese. Eppure il Governo sa bene che senza soldi non si cantano messe né tanto meno si fanno riforme". E' questo il commento del senatore Raffaele Calabrò (Pdl), membro della commissione Igiene e Sanità, sull’ultima versione del Decreto Balduzzi.

"Con la formuletta ‘maggiori oneri non quantificabili e non coperti’ – spiega Calabrò -,  per le Regioni in Piano di rientro si è ridotta la deroga al blocco del turn over ad un misero e inutile 15%, previa verifica positiva ai tavoli tecnici. Con un piccolo sforzo di volontà si poteva tentare di quantificare quei maggiori oneri, peraltro già attualmente coperti, considerato che la spesa prevista per l'assunzione di nuovi  medici corrisponde, euro più, euro meno, a quanto si spende oggi per pagare contratti, autoconvenzionamenti e straordinari e in compenso si sarebbe garantito ai cittadini il diritto alla salute"-  prosegue il parlamentare campano”.

“In assenza di apertura del Governo sul tema del personale – conclude il senatore del Pdl -, mi vedrei costretto a non votare la fiducia a un decreto che a dispetto del nome, in nessun modo promuove un più alto livello di tutela della salute”.
 
 

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