quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 16 NOVEMBRE 2012
I fattori di rischio. Alcol, fumo e obesità

I fattori di rischio per la salute stanno cambiando.

- Molte nazioni europee hanno ridotto il consumo di tabacco tramite campagne mediatiche di consapevolezza, avvisi sui pacchetti di sigarette, divieti e aumento della tassazione. La percentuale di adulti che fumano quotidianamente è minore del 15% in Svezia e Islanda, dimezzata dal 1980 ad oggi. In Grecia invece la maggior percentuale di fumatori, il 30% dei cittadini adulti, ma i numeri rimangono alti anche in Bulgaria, Irlanda e Lettonia.
IN ITALIA: la media di fumatori tra gli adulti nel 2010 era del 23,1% (diminuita del 5,3% dal 2000), il 17% delle donne e il 30% degli uomini.
 
- Anche il consumo di alcol è crollato in molti paesi europei. Porre un freno alle pubblicità, la restrizione delle vendite e una più alta tassazione si sono rivelate misure efficaci. Anche paesi che sono tradizionalmente produttori di vini (come Italia, Francia o Spagna), hanno visto diminuire i consumi già a partire dal 1980. D’altra parte in alcuni paesi come Cipro, Finlandia e Irlanda i bevitori sono aumentati. In media in Europa si bevono circa 10,7 litri di alcol puro l’anno.
IN ITALIA: gli italiani nel 2010 hanno bevuto in media 6,9 litri di alcol puro (-59% dal 1980).
 
- Ad oggi, il 52% degli europei è sovrappeso, dei quali il 17% risulta obeso: la percentuale di persone sovrappeso o obese risulta maggiore del 50% in 18 dei 27 paesi membri dell’Ue. Le percentuali più basse si riscontrano in Francia, Italia e Svizzera, ma il numero è in crescita anche qui. La prevalenza dell’obesità – che presenta maggiori rischi dell’essere sovrappeso – spazia dall’8% in Romania e Svizzera, a oltre il 25% in Ungheria e Gran Bretagna. Inoltre, il tasso di obesità è raddoppiato dal 1990 in molte nazioni. In media in Europa gli obesi sono il 16,6% della popolazione, più colpite le donne e i gruppi sociali svantaggiati.
IN ITALIA: in media le persone obese sono il 10,3% dei cittadini (9,6% delle donne, 11,1% degli uomini), ma la media nazionale era di 8,6 nel 2000.

© RIPRODUZIONE RISERVATA