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Martedì 27 NOVEMBRE 2012
Palagiano (Idv):”Sistema pubblico è l’unico in grado di tutelare l’art. 32”

“Che il nostro sistema sanitario vada riformato, se vogliamo garantire, anche in futuro, la qualità e il numero delle prestazioni, è indubbiamente vero. Ma se qualcosa va cambiato, non sono le modalità di finanziamento, piuttosto il modo di investire le risorse. Abbiamo alle spalle decenni di malagestione, sprechi, interferenze politiche nelle nomine e negli appalti: su questo bisogna intervenire. Ribadiamo la convinzione che la sanità debba restare pubblica, per garantire a tutti i cittadini il diritto alla tutela della salute, come sancito dall’art.32 della nostra Costituzione". Così Antonio Palagiano, responsabile sanità dell'Idv e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e responsabile sanità Idv, commenta le dichiarazione del presidente del Consiglio Mario Monti, sulla necessità di trovare “nuove modalita' di finanziamento e organizzazione dei servizi e delle prestazioni" per garantire la sostenibilità del nostro Ssn.  

"Il presidente Monti - sottolinea peraltro Palagiano - oggi sembra essersi  accorto che la spesa sanitaria ha raggiunto livelli insostenibili. In realtà l'anno scorso si è avuta una lieve inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti", come dimostrano i numeri forniti dallo stesso onorevole, pubblicati a fondo pagina e tratti dal Def 2012. "Per il 2012 invece - prosegue Palagiano - si prevede un incremento del 2,2% rispetto al 2011".

Ma per il responsabile sanità dell'Idv "quel che più preoccupa è l'incidenza della spesa sanitaria sul Pil, oggi del 7,1%, poichè in un Paese in recessione la spesa sanitaria diventa effettivamente insostenibile. Il sovvenzionamento del comparto sanità è perciò legato alla ripresa, anche perché in Italia la quota pro capite destinata a ciascun cittadino per curarsi è tra le più basse d'europa". Per questo, secondo Palagiano "bisogna fare di tutto per avviare meccanismi che favoriscano la ripresa affinchè il rapporto Pil/Spesa sanitaria sia più favorevole".

E per il presidente della commissione di inchiesta sul Ssn, "l'offerta di salute, da parte di un paese democratico, non può prescindere da due principi cardine: equità ed universalità, cioè diritto a ricevere le stesse cure su tutto il territorio. Non garantire a tutti il diritto alla salute oltre ad essere incostituzionale è anche immorale".

Ma per Palagiano, "piuttosto che effettuare tagli, occorre anche intervenire prioritariamente sugli sprechi nelle diverse Asl, sul controllo dei prezzi, sui contenziosi legali, sul facile ricorso alle esternalizzazioni, sugli episodi di corruzione, sul frequente ricorso alla medicina difensiva che comporta una disinvolta prescrizione di Tac, Rmn, analisi e ricoveri inutili e che costa ogni anno 14 miliardi".

"In un'epoca in cui il Paese vive una mostruosa contaminazione ambientale, come dimostra il caso ILVA di Ta, il caso amianto di Casale Monferrato e tutte i centri abitati situati in aree limitrofe a discariche abusive e non - conclude Palagiano -, uno Stato teratogeno ed oncogeno si tira indietro ed annuncia l'insostenibilità del Ssn. Mi sembra davvero surreale".

SPESA SANITARIA
Anno
2008     108.891 mln di euro  
2009     110.474 mln di euro  (7,3% PIL)
2010     112.742 mln di euro  (7,3% PIL)
2011     112.039 mln di euro  (7,1% PIL)


SPESA SANITARIA NAZIONALE: PREVISIONE 2012 - 2015
Anni                         2012           2013            2014             2015
Spesa in euro    114.497       114.727      115.421       118.497
% Pil                        7,2%           7,1%            6,9%            6,9%
Variazione %           2,2              0,2                0,6                2,7
 

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