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Martedì 27 NOVEMBRE 2012
Cittadinanzattiva: “Dopo tagli subìti, grave dichiarare sanità insostenibile”

"La visione della sanità solo come costo porta a interpretarla come insostenibile”. È questo il commento a caldo di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Mario Monti, sul rischio sostenibilità del Ssn.

“Dopo 25 mld di euro di tagli al Servizio sanitario nazionale in 3 anni, l’azzeramento di tutti i fondi per le politiche sociali, il massiccio ricorso a sistemi di compartecipazione alla spesa come i ticket, e che rendono il servizio pubblico già non più concorrenziale rispetto alla sanità privata, l’aumento vertiginoso dell’Irpef nelle regioni sottoposte a piano di rientro, ci sembra al limite dell’assurdo ascoltare che il Sistema sia insostenibile. Ci chiediamo allora a cosa siano servite queste operazioni che hanno richiesto enormi sacrifici a cittadini e operatori sanitari”, afferma Cittadinanzattiva-Tdm in una nota.

“In questo quadro – aggiunge -, il Ssb è una voce di spesa del Pil pari al 7,1%, ma produce, sempre in termini di PIL, circa il 12%. Come si può quindi dire che sia insostenibile?”

Cittadinanzattiva ribadisce quindi che continuerà a difendere “allo stremo” il Ssn e la sua universalità, come previsto dalla Costituzione. “Ci resta una amara domanda: in un periodo di crisi come questo, il welfare è ancora per il Governo un perno centrale e un investimento sul futuro, o è diventato solo un peso di cui disfarsi accampando scuse di eccessivi costi o impossibile sostenibilità?”.
 

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