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Martedì 22 GENNAIO 2013
I parenti dei pazienti: “Ottima notizia, ora che arrivi al più presto nelle farmacie”

C’è soddisfazione tra le associazioni dei parenti di persone affette o di vittime delle malattie meningococciche, per l’approvazione del vaccino. “Finalmente l’Europa ha approvato il primo vaccino contro il meningococco B. Per me, come mamma di Alessia morta 18 mesi per meningite meningococcica di tipo B, oggi è un giorno di gioia e di sofferenza perché so che oggi mia figlia si sarebbe potuta salvare, ma proprio per questo non possiamo permetterci in Italia di perdere altro tempo e che altre bambine e bambini muoiano di meningite.” Così commenta Amelia Vitiello, Presidente del Comitato nazionale Contro la Meningite, la prima organizzazione in Italia che rappresenta i parenti delle persone colpite da questa patologia, l’approvazione dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) che ha autorizzato l’immissione in commercio in Europa del primo vaccino contro il meningococco di tipo  B (MenB). 

Tuttavia, ora non bisogna fermarsi, spiegano dal Comitato. “Chiediamo pertanto che le istituzioni italiane autorizzino il prima possibile l’immissione in commercio di questo vaccino anche nel nostro paese e che sia celermente inserito nei piani di prevenzione vaccinale”, sottolinea Vitiello. Il Comitato Nazionale Contro la Meningite è infatti consapevole che solo politiche vaccinali appropriate e adottate in maniera omogenea a livello nazionale possono contribuire alla sconfitta della meningite. “E il Comitato si impegnerà affinché i genitori siano consapevoli della possibilità di accedere a questo nuovo importante strumento di tutela della salute dei propri figli attraverso campagne informative chiare e scientificamente corrette che consentano a tutti i genitori di poter compiere la scelta libera e consapevole di accedere al vaccino” specifica Ivana Silvestro,mamma del piccolo Federico Franza e Vice Presidente del Comitato, che prosegue “Quando penso che se questo vaccino fosse arrivato tre anni fa non sarei stata privata dei baci e dei sorrisi del mio piccolo Federico, aumenta la mia determinazione a bussare a tutte le regioni italiane finché non mi risponderanno che questo vaccino salvavita sarà disponibile per tutte le mamme e per tutti i nostri bimbi.”

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