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Giovedì 16 SETTEMBRE 2010
Fp Cgil: “Il flop di Brunetta supera il collaudo”

“Il ministro Brunetta persiste nel flop, visto che la piena andata a regime del sistema slitta per ora al 31 gennaio 2011, data in cui dovrebbero entrare in vigore le sanzioni per i medici inadempienti”. Così Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, e Nicola Preiti, coordinatore nazionale Fp Cgil Medici di Medicina Generale, commentano le decisioni assunte ieri dalla Commissione incaricata di definire e seguire il collaudo del nuovo sistema di invio telematico dei certificati di malattia.
Secondo i sindacalisti, “l’ennesima scadenza per l’avvio a regime del sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia, come avevamo ampiamente previsto, non è stata rispettata” e “il sistema, che doveva essere operativo fin dal 15 dicembre 2009, ad oggi, esattamente nove mesi dopo, ancora deve essere conclusa perfino la distribuzione dei pin e i medici incontrano gravi difficoltà per la trasmissione on line. Anche la bacchetta magica del numero verde funziona male, con lunghe attese e senza la certezza di poter comunque inviare il certificato on line”.

I dati parlano, sottolineano Cozza e Preiti: a fronte di circa 50milioni di certificati cartacei di malattia all’anno, dal mese di agosto al 13 settembre ne sono stati trasmessi on line appena 340.917. “Il Portavoce del Ministro Brunetta – commentano i sindacalisti - rilegga sul sito del suo Ministero tutti i precedenti comunicati stampa con date e numeri prima di continuare a lanciare annunci trionfalistici e minacce. E rifletta”.
Quanto al Ministro Brunetta, “ottimo interprete della politica illusionistica del Governo, guardi in faccia la realtà: ancora una volta ha mancato l'obbiettivo, peraltro da noi pienamente condiviso, della rivoluzione telematica”.

I medici, concludono Cozza e Preiti, “devono poter accedere al sistema facilmente e senza ripercussioni negative nell’assistenza e nei tempi di attesa per i cittadini negli studi e soprattutto nei pronto soccorso. Per fortuna, come avevamo più volte chiesto, il Ministro si è in parte ravveduto e ha preso atto della necessità di non erogare nessuna sanzione ai medici finché il sistema non entrerà effettivamente in funzione”.
 
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