quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 05 GIUGNO 2013
Coronavirus. Il ministro: “Sotto sorveglianza 60 persone in contatto con i 3 casi registrati”

La situazione riguardante i 3 casi di coronavirus registrati in Italia è attentamente monitorata dal Ministero della salute e dall'Istituto superiore di sanità e tutte le informazioni vengono tempestivamente rese ai cittadini. Ad oggi sono state già poste sotto sorveglianza circa sessanta persone che avevano avuto contatti con i tre pazienti affetti da coronavirus, tutte sono risultate negative ai controlli e godono attualmente di buona salute. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha fatto il punto della situazione sulla vicenda legata alla diffusione in Italia del nuovo coronavirus, rispondendo alla domanda di Elvira Savino (Pdl), nel corso del Question time di oggi pomeriggio alla Camera.
Di seguito il testo integrale della risposta del ministro Lorenzin:

"Il 2 giugno 2013 sono stati segnalati ulteriori due casi confermati. I sintomi più comuni nei pazienti con la patologia in questione sono una grave sindrome respiratoria acuta, con febbre, tosse e difficoltà respiratoria.
I casi che si sono verificati nella stessa famiglia o in ambito ospedaliero suggerisco la possibilità di una limitata trasmissione da persona a persona. Sono stati riscontrati, infatti, più focolai di casi in cui la trasmissione da persona a persona o è fortemente sospettata o confermata. Le modalità con cui la trasmissione si è verificata in tutti questi casi, sia respiratoria, per esempio con la tosse o gli starnuti, o a contatto, sono ancora sconosciute. La disponibilità di test sierologici e la possibilità di isolare il virus sono gli strumenti attualmente utilizzati per ampliare le conoscenze sulla diffusione del virus nella comunità.
In ordine alle iniziative, è ovviamente fondamentale garantire la sorveglianza e il controllo dell'infezione, sia nelle aree ad oggi interessate da casi di infezione da nuovo coronavirus sia per i cluster di malattie respiratorie inusuali che si verificano in altri Paesi, anche non europei.
Dopo l'identificazione del nuovo coronavirus, l'Organizzazione mondiale della sanità e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno messo in atto la sorveglianza attiva per individuare i possibili casi e approfondire le conoscenze sul virus e hanno chiesto ai Paesi di fare altrettanto.
In Italia, dal mese di gennaio 2013, è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto. È altresì attiva la rete nazionale per la gestione delle sindromi da insufficienza respiratoria acuta grave da polmoniti e da virus dell'influenza per l'eventuale utilizzo della terapia ECMO, che, come è noto, viene garantita presso gli ospedali di eccellenza che appartengono alla medesima rete, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

 
Il 16 maggio 2013 il Ministero ha diramato una circolare per la sorveglianza specifica dei casi possibili di nuovo coronavirus, grazie alla quale è aumentata l'attenzione da parte delle strutture sanitarie regionali e locali nei confronti di tale infezione. Proprio in attuazione di tale circolare la regione Toscana ha informato immediatamente il Ministero, con cui è costantemente in contatto.
Tanto evidenziato, si assicura che la situazione allo stato è attentamente monitorata dal Ministero della salute e dall'Istituto superiore di sanità e tutte le informazioni vengono tempestivamente rese ai cittadini per il tramite del sito istituzionale del Ministero.
Assicuro, inoltre, che ad oggi sono state già poste sotto sorveglianza circa sessanta persone che avevano avuto contatti con i tre casi registrati, tutte sono risultate negative ai controlli e godono attualmente di buona salute. Ritengo, pertanto, che la situazione sia allo stato sotto controllo e non desti particolari preoccupazioni. Abbiamo, inoltre, notizie minuto per minuto sulle condizioni dei pazienti ricoverati, che sono buone. Quindi, da questo punto di vista, mi sento veramente di rassicurare la cittadinanza tutta e il Parlamento che la questione in Toscana è sotto controllo".

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA