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09 FEBBRAIO 2014
Dagli effetti sull'umore alle limitazioni per i bambini

'Sindrome Allergica Respiratoria': non bisogna dimenticarne gli aspetti psicologici. Se ne è parlato durante il Global Media Training a Milano, un evento media organizzato a Milano dalla Stallergenes. Dal dossier di Nathan RA (Allergy Asthma Proc, 2007), sono stati riferiti alcuni risultati che tengono conto anche di questi aspetti: 4 pazienti su 5 si sentono spesso (44%) o talvolta (36%) stanchi nella stagione dei pollini; due terzi dei pazienti si sentono avviliti, prostrati e irritabili, spesso nel 29% e talvolta nel 36%; depressi: si valutano di umore nero spesso il 13% dei pazienti e talvolta il 23% del campione fa esperienza di imbarazzo a causa della sua condizione.
I ‘disturbi del sonno’, inoltre, che colpiscono il 57% degli allergici, con ripercussioni sulla vita quotidiana che comprendono malumore, irritabilità, ansia, depressione e quadri di abuso di alcol.
 
Problematiche fisiche e psicologiche nei bambini
"Proprio nella popolazione pediatrica la ‘Sindrome Allergica Respiratoria’ e le sue complicanze impattano sui delicati aspetti emozionali della fase evolutiva portando a vergogna, calo di autostima, ansia dei genitori con iperprotezione e rischio di episodi depressivi (Jauregui I – J Invest Allergol Clin Immunol 2009;19 suppl. 1:32-39)", ha spiegato il Dottor Salvatore Barberi, Pediatra Pneumo-Allergologo dell’Ospedale San Paolo di Milano. "Oltre alla compromissione delle facoltà cognitive la vita di un bambino allergico diventa presto piena di limitazioni. Con l'eliminazione di tutte le situazioni che possono aggravare il disturbo, ad esempio il gioco all’aria aperta, le gite in campagna, i pic nic, oppure la rinuncia di mandare il bambino al campeggio o l’impossibilità di farlo vivere con un animale domestico. Limitazioni alle quali i bambini si adattano difficilmente e che complicano, condizionandola, la vita della famiglia intera. Insomma, molte delle scelte ruotano intorno alla patologia e le limitazioni perdurano per tutta la vita quando, da adulti, il 73% rinuncia a trascorrere del tempo all’aria aperta e il 63% limita l’esercizio fisico e lo sport a causa della Sindrome (Harris Interactive, 2006)”.
 
V.R.

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