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Martedì 09 NOVEMBRE 2010
Rasi (Aifa): "I prontuari regionali non hanno più senso"

L’ultima accusa alle ineguaglianze nell’accesso ai farmaci generata dai prontuari regionali era arrivata nello scorso fine settimana dal congresso nazionale Aiom. Oggi, da Cernobbio, dove è in corso la 1a Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria, è arrivata la risposta del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco che, a margine dell’incontro I farmaci innovativi: rapporto costi/benefici, ha dichiarato: “Sicuramente i prontuari regionali oggi non hanno più senso. I livelli di efficienza che sta raggiungendo l’Aifa a livello di condivisione con le Regioni, soprattutto per i farmaci ad alto costo, li rendono non più necessari”.
Le Regioni, secondo Rasi, si stanno dimostrando “molto ricettive su questa impostazione”, naturalmente richiedendo le giuste “garanzie di cui hanno bisogno e che l’Aifa in questo momento mi sembra in grado di fornire”.
Rasi si è poi detto fiducioso che la situazione normativa in Italia possa presto offrire una soluzione al problema: “so che il decreto sulla contemporaneità dell’immissione in commercio in tutta Italia potrebbero andare a buon fine in tempi brevi”.
Tuttavia Rasi ha voluto anche sottolineare “non c’è stato mai un ritardo di ciò che era veramente utile, indispensabile e documentatamente efficace”. Il riferimento è alla lunghezza del processo regolatorio e delle sperimentazioni cliniche che “pensati per i farmaci blockbuster” si dimostrano inefficaci e inefficienti per gestire le nuove esigenze della medicina molecolare. Inadeguatezza che si traduce spesso in un ritardo nell’accesso ai farmaci innovativi.
Il dg Aifa si è detto aperto a “ipotesi di miglioramento”. Nel frattempo, tuttavia, “possiamo senz’altro essere tranquilli che i risparmi e le ottimizzazione che stiamo portando nell’allocazione delle risorse consentirà sempre agli italiani di poter fruire dell’innovazione”.

A.M.
 

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