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Mercoledì 09 APRILE 2014
Ricci (Scienza & Vita): “Senza il divieto all’eterologa c’è il rischio di una Babele procreativa”

Quello di Scienza & Vita è il primo, e forse unico, commento negativo alla sentenza della Corte Costituzionale. Per l’Associazione cattolica, che raccoglie tra le sua fila anche molti parlamentari, la decisione della Consulta “travalica la funzione politica del Parlamento su temi complessi che riguardano la società civile e i propri modelli di riferimento culturali”, e dunque “prosegue lo smantellamento progressivo a mezzo giudiziario della legge 40”.
 
Secondo Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, rispettivamente presidente e copresidente nazionali dell’Associazione, la legge 40 è una “normativa forse da rivedere dopo dieci anni, ma che ha avuto il merito di porre un quadro di riferimento scientifico ed etico in tema di procreazione assistita”.
 
 “In tal modo si apre un inesorabile vuoto normativo che prelude al ritorno a quel far west procreatico che in questi ultimi dieci anni era stato possibile contenere. Con la cancellazione del divieto di fecondazione eterologa viene legittimata ogni pratica di riproduzione umana, con il solo pretesto che tutti, comunque, hanno diritto a veder garantiti i propri desideri. La cultura giuridica si rimette in tal senso al dominio della tecnoscienza, legittimandone lo strapotere. Questa sentenza apre inoltre lo scandalo del mercato dei gameti: nessuno garantisce che non avverrà - come già ora all’estero - con lo sfruttamento di chi si trova in difficoltà economiche”.


 
“Una sentenza nel solco di quella pronunciata ieri in materia di utero in affitto e che, anche in questo caso, rimette in questione i capisaldi della civiltà occidentale al cui interno l’esperienza della trasmissione della vita viene segnata dall’accoglimento del dono senza la pretesa di determinarlo in modo spersonalizzante. In questo modo invece non vi è riguardo per i diritti dei bambini, chiamati al mondo a tutti i costi in virtù di un non identificato ‘diritto alla genitorialità ”.

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