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Mercoledì 07 MAGGIO 2014
Presenti (Acoi): "Inchiesta non scredita 110.000 medici pubblici"

“L’inchiesta sulle truffe dell’intramoenia non sia utilizzata strumentalmente per gettare disdoro sulla categoria. 110.000 medici che lavorano nel sistema pubblico non possono essere screditati per le eventuali responsabilità di pochi, a fronte di un lavoro di qualità nonostante condizioni spesso difficili. L’Intramoenia è un diritto del cittadino che con questo sistema può scegliere professionisti di valore ed è anche una risorsa per le aziende sanitarie, che sono così motiviate a scegliere i migliori professionisti che diventano un punto di attrazione per le loro competenze. Da tempo chiediamo l’emanazione dei regolamenti attuativi sull’intramoenia della legge Balduzzi e, soprattutto, la disponibilità di spazi all’interno degli ospedali. E’ questo il vero grande problema. I medici in regime di intramoenia devono poter lavorare all’interno della struttura, nell’interesse di tutti”. Lo ha affermato in una nota il presidente dell’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi), Luigi Presenti.

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