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Martedì 17 GIUGNO 2014
Cgil: "Su rinuncia a cure Censis conferma emergenza sociale"

“Il fatto che milioni di italiani rinuncino alle cure per motivi economici, mentre chi può si rivolge al privato, sono la conferma ulteriore di un'emergenza sociale che non può essere ignorata”. E' quanto afferma il responsabile Politiche della Salute della Cgil Nazionale, Stefano Cecconi, in merito ai risultati emersi oggi dalla presentazione della ricerca di Rbm Salute-Censis 'Costruire la sanita' integrativa', presentata a Roma al IV Welfare Day.

Secondo il dirigente sindacale “trenta miliardi di tagli lineari, in 5 anni, e troppi ticket hanno danneggiato il Servizio sanitario nazionale pubblico. Così il diritto alla salute e alle cure non è più assicurato a tutti, soprattutto nelle regioni sottoposte a piani di rientro. L’eccessivo peso dei ticket, oltre a far male ai cittadini, ha ridotto le entrate per il Servizio sanitario e favorito il privato”.

Inoltre, aggiunge Cecconi, “il Patto della Salute, che sembra finalmente in dirittura d’arrivo, deve partire da qui e mettere in sicurezza il nostro Servizio sanitario, come un patrimonio pubblico irrinunciabile: deve ricostruire un finanziamento adeguato, dopo la stagione dei tagli lineari e mantenere i risparmi della spending review nel sistema sanitario, per restituirli ai cittadini con più servizi e meno ticket. Di fronte a milioni di persone che rinunciano a curarsi, non basta rendere il sistema più equo, serve e conviene abolire i ticket, con una vera e propria 'exit strategy'. Anche così - conclude - salviamo il diritto alla salute”.

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