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Lunedì 17 NOVEMBRE 2014
Allergie alla polveri. Interessano un italiano su cinque. Massima attenzione anche ai pollini durante l'inverno

Negli ultimi anni stanno aumentando rapidamente i soggetti allergici alla polvere, sino ad arrivare il 20% della popolazione totale. Con l’arrivo della stagione invernale, inoltre, cambiano anche le allergie, così come il nostro stile di vita: vivendo molto di più in luoghi chiusi, casa ed uffici, cambia anche l’esposizione a particolari allergeni. Si è parlato anche di questo a Genova durante il Congresso Nazionale “Highlights in Allergy and Respiratory Diseases”, conclusosi sabato, che ha puntato l’attenzione sulle malattie allergiche e respiratorie, sia sul campo allergologico che nel campo pneumologico, analizzando i cambiamenti delle malattie e discutendo sulle nuove terapie in arrivo.

Il congresso è organizzato da Giorgio Walter Canonica, Ordinario nella Clinica di Malattie Respiratorie nell'Università di Genova, che gode del patrocini di tutte le più prestigiose società italiane ed internazionali di malattie respiratorie e di Allergologia e Immunologia Clinica, oltre a Irccs Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino, IST Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, la Regione Liguria, la Provincia e e il Comune di Genova.

“Negli ultimi anni stanno aumentando rapidamente i soggetti allergici alla polvere, sino ad arrivare il 20% della popolazione totale – ha spiegato Giorgio W. Canonica -. Con l’arrivo della stagione invernale, inoltre, cambiano anche le allergie, così come il nostro stile di vita: vivendo molto di più in luoghi chiusi, casa ed uffici, cambia anche l’esposizione a particolari allergeni. Il riscaldamento, innanzitutto, crea dei moti d’aria che sollevano la polvere; non apriamo più le finestre; aumentano le temperature e di conseguenza l’umidità, che favorisce la crescita degli acari”.

“Gli allergeni più importanti – ha spiegato Giovanni Passalacqua del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche di Genova - per i prossimi mesi saranno il cipresso, che inizia a fiore a fine anno, la betulla, per i primi mesi dell’anno. L’allergia al cipresso coinvolge sino al 15% della popolazione italiana”. Per quanto riguarda le allergie ai pollini, queste interessano circa il 20% della popolazione generale: la parietaria e le graminacee sono sparse per tutto il territorio italiano, mentre in alcune zone specifiche sono più preoccupanti l’ambrosia, la betulla e infine olivo e cipresso per le fasce costiere.

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