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Lunedì 06 DICEMBRE 2010
Cimo Asmd: “I medici non sono assassini, basta attacchi”

“Siamo stufi di questo continuo assalto alla professione, i medici non sono assassini e bisogna fermare le campagne stampa indiscriminate che amplificano i presunti errori sanitari minando gravemente il rapporto tra medico e paziente”. Così il presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi, commenta l’aggressione all’équipe medica del San Filippo Neri di Roma da parte dei parenti di un ragazzi deceduto in sala operatoria.
L’aggressione di Roma, afferma Cassi, “conferma quanto il ministro della Salute Ferruccio Fazio aveva dichiarato solo pochi giorni fa: gli attacchi della stampa sono pericolosi, Cimo Asmd condanna fermamente questo episodio di incredibile violenza. Nonostante sia comprensibile il profondo dolore di chi perde una persona cara per motivi a lui non facilmente comprensibili, non si può in alcun modo giustificare la violenza contro chi ha fatto di tutto per salvargli la vita”.
Il presidente Cimo Asmd ricorda che “in medicina non vi è la certezza del risultato e gli errori sono sempre in agguato. Ogni giorno i medici effettuano interventi, spesso complessi, fanno diagnosi, prescrivono cure e molte volte quando accade un imprevisto non vi è neppure una responsabilità del professionista, ma questo non interessa e occorre trovare un colpevole da gettare in pasto all’opinione pubblica. Chi commette errori deve essere punito – ha concluso Cassi - ma non è accettabile presentare tutti i medici come delinquenti. La categoria ha posto per prima la questione della qualità e della sicurezza delle cure e ha indicato più volte la via da seguire, condivisa anche dal ministro Fazio. Al contrario, le Regioni sempre di più sembrano ritenere che per garantire la tutela della salute non occorrano bravi professionisti, ma solo obbedienti burocrati”.
 

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