quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 09 FEBBRAIO 2015
Orlandi (Federfarma-Sunifar): “ Basta favori alle multinazionali del commercio”

“I medicinali non sono caramelle ed i cittadini non devono essere utilizzati quando sono consumatori e buttati via quando diventano “pazienti”. E i pazienti, soprattutto anziani, vanno rispettati. Anche le 7mila farmacie rurali chiedono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi se sia veramente convinto di sacrificare migliaia di farmacie con i servizi che quotidianamente svolgono a tutela della salute, per accontentare pochi grandi gruppi commerciali e di considerare le criticità dei pazienti, soprattutto quelli dei piccoli Comuni d’Italia.
 
Alfredo Orlandi, presidente di Federfarma Sunifar, lancia l'allarme delle 7milafarmacie rurali, presìdi sanitari preziosi per tutti quei cittadini  che vivono in aree decentrate, piccoli borghi o paesi di montagna.
 
“Spostare i farmaci dalle nostre farmacie agli scaffali del supermercato – spiega Orlandi – significherebbe privare circa 20 milioni di cittadini  dell’unica presenza rimasta  di uno stato sociale e  far chiudere migliaia di farmacie. Il nostro obiettivo è fare prevenzione e contribuire alla salute dei nostri concittadini, non vendere più medicine. E i fatturati delle nostre Farmacie lo dimostrano ampiamente.  Non si tutela la vita facendo consumare più farmaci. Questa economia che “uccide”, come ha detto il Santo Padre, grida solo umiliazione per chi la riceve e vergogna per chi la propone. Questo non è il modo per essere vicini ai pazienti”.
 
Il modello italiano di farmacia e di assistenza sanitaria sociale, aggiunge Alfredo Orlandi, ancora eccellente nonostante i continui attacchi degli ultimi anni, dovrebbe essere un vanto per il nostro paese, e come tale protetto e salvaguardato, non certamente svenduto. “Contiamo sul profondo convincimento dell’importanza di un sistema sanitario e farmaceutico universalistico e nel sostegno di tutti i cittadini e di tutte le componenti della società che preferiscono una sanità dal volto umano e professionale, piuttosto che esclusivamente basata su logiche commerciali tendenti al massimo profitto”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA