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Mercoledì 11 FEBBRAIO 2015
Coletto (Veneto): “No deciso alla ricetta medica nei supermercati”

“Un ‘no’ deciso alla ricetta medica nei supermercati, perché i farmaci non sono beni di consumo ma presìdi fondamentali per la salute del malato per i quali è necessaria la professionalità di un farmacista. E soprattutto ‘no’ perché la liberalizzazione per concorrenza causerebbe la chiusura di decine di piccole farmacie sul territorio che oggi garantiscono anche nei piccoli centri il servizio per cui il Veneto eccelle”.
 
L’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e la vicecapogruppo della Lega Arianna Lazzarini commentano così l’ipotesi di liberalizzare la vendita dei farmaci con ricetta anche nei supermercati.
 
 “Appoggiamo le obiezioni di Federfarma – spiegano Coletto e Lazzarini -, innanzitutto perché, al solo scopo di agevolare la grande distribuzione, si rischierebbe di privare i cittadini di un servizio sanitario efficiente e capillare sul territorio, visto che l’ulteriore liberalizzazione successiva agli interventi degli scorsi anni metterebbe in pericolo le farmacie nei piccoli centri, che non riuscirebbero a reggere alla concorrenza della grande distribuzione. Non parliamo certo di una casta da attaccare, bensì di professionisti che quotidianamente costituiscono un caposaldo fondamentale per i cittadini”.
 
“Con le farmacie venete – concludono Lazzarini e Coletto – la Regione ha avviato una collaborazione fattiva attraverso i medici di base, che ha ottenuto grandi risultati per la cura dei pazienti. Un farmacista è innanzitutto un professionista, la cui opera è insostituibile ed imprescindibile a garanzia dell’appropriatezza, per migliorare l’erogazione del servizio a beneficio dei cittadini. Dal Veneto arriva un ‘no’ deciso ad eventuali liberalizzazioni che mettano a repentaglio la rete farmaceutica regionale così com’è oggi, efficace e capillare”. 

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