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Martedì 12 MAGGIO 2015
Da Whatsapp ai referti on line il medico di famiglia è sempre più “digitale”. Nel 2014 +13% di spesa

L’utilizzo del digitale tra i MMG è in costante aumento. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata da Fimmg in collaborazione con Doxapharma e presentata oggi al Politecnico di Milano. La ricerca FIMMG, su un campione di 752 MMG , ha evidenziato come le spese per l’ICT sostenute nel 2014 siano aumentate del 13% rispetto all’anno scorso. I medici intervistati dichiarano che nella maggior parte dei casi accedono a servizi online per consultare referti di laboratorio o esiti di visite specialistiche (rispettivamente il 55% e il 43% del campione).

Meno disponibili sembrerebbero essere i servizi che permettono la consultazione dei verbali di pronto soccorso e delle lettere di dimissione ospedaliere (rispettivamente frequentati dal 24% e dal 26%), nonostante il livello di interesse mostrato per questo tipo di servizi (66% e 67%).
Tali utilities risultano essere particolarmente gradite dei MMG i quali, in una scala da 1 a 10, riportano uno score di apprezzamento da 9 a 10 nel 36% del campione per quanto riguarda la consultazione dei referti di laboratorio online (e da 7 a 8 nel 39%), nel 23% dei referti per la diagnostica per immagini (da 7 a 8 nel 42%), nel 26% per le lettere di dimissione (da 7 a 8 nel 43%), nel 30% dei referti del Pronto Soccorso (da 7 a 8 nel 34%).
Molto utili ai fini assistenziali vengono anche giudicati la vera dematerializzazione della ricetta (rilevante e molto rilevante per il 73% dei medici) e la condivisione dei dati dei pazienti con altri operatori sanitari (rilevante e molto rilevante dall’86% del campione).

I nuovi canali digitali vengono utilizzati dai MMG per comunicare con i propri pazienti sempre più frequentemente: l’email (dall’84%) e gli SMS (dal 67%). Anche il livello di utilizzo e di interesse di canali innovativi, come Whatsapp, è rilevante (il 40% dei MMG lo utilizza e il 14% è interessato a farlo), mentre i Social Network e i Blog/Forum non rappresentano ad oggi il canale privilegiato: rispettivamente il 68% e il 63% e dei MMG dichiara di non utilizzarli e di non essere interessato a farlo in futuro.

Infine, il tema della Telemedicina rappresenta ancora un ambito di sperimentazione: solo il 6% del campione ha già utilizzato soluzioni di Tele-salute (es. Tele-monitoraggio) o di Tele-consulto con altri MMG o medici specialisti. Nonostante ciò, i livelli di interesse sono elevati, soprattutto per quanto riguarda il Tele-consulto con medici specialisti (75%), anche se una buona quota di MMG intervistati (62%) ritiene che siano strumenti ancora poco agevoli da utilizzare.

“Siamo di fronte a una grande sfida lanciata, per la verità, dalla Medicina Generale tutta e dalla FIMMG in particolare - ha dichiarato Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi FIMMG -: creare integrazione informativa orientata a un salto di qualità nell’assistenza, coniugando l’esigenza conoscitiva dei professionisti con quella dell’efficienza per l’intero sistema, della migliore efficacia assistenziale per il paziente e della tutela della riservatezza dell’informazione per il cittadino utente e per il medico, in particolare per il MMG che vive del rapporto fiduciario con il paziente. Con queste premesse, la messa in rete dei professionisti è un obiettivo della MG. In questa direzione abbiamo realizzato NETMEDICA ITALIA, il sistema di condivisione dei DB dei MMG le cui parole chiave sono la standardizzazione del dato e l’interoperabilità trasversale e verticale”.
 

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