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Giovedì 15 OTTOBRE 2015
Aceti (Cittadinanzattiva): "Molto grave stanziamento di 111 mld. Governo chieda ai cittadini quale sia il modello di sanità che vogliono"

"Se si continuerà a tagliare il fondo sanitario nazionale credo che sia giunto il momento che il governo non decida del modello di sanità pubblica attraverso tagli ripetuti ma sia il caso di porre la questione ai cittadini, chiedendo loro quale sia il modello di sanità che vogliono". Cosi Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, a margine di un convegno sui biosimilari.
 
"Se venisse confermata la cifra di 111 miliardi per il fondo sanitario nazionale 2016 sarebbe molto grave. Mette in discussione di nuovo l'investimento nella sanità pubblica da parte di questo governo a distanza di circa tre mesi e cioè dall'approvazione del decreto legge enti locali dove era scritto nero su bianco che il finanziamento sarebbe dovuto essere di 113. A distanza di tre mesi cosa e'accaduto di così grave nell'economia italiana da dover rivedere e rimodulare il fondo sanitario nazionale?", aggiunge.
 
"In poco più di un anno, dall'approvazione dei Patto della Salute ad oggi,a conti fatti se andranno in porto questi due miliardi ulteriori di taglio staremmo quasi a sette miliardi di tagli per l'anno 2015 e l'anno 2016. Inoltre gli effetti sulle persone saranno evidenti: tutta la partita dei livelli essenziali di assistenza dove dentro l'elenco delle malattie croniche invalidanti e di quelle rare da aggiornare, il nomenclatore tariffario delle protesi, saranno ancora una volta rimandati a data da destinarsi perché un ulteriore taglio previsto farà si che le regioni non procedano con l'aggiornamento come richiesto da anni dalle associazioni di pazienti e cittadini. Se si continua con questa politica di disinvestimento - conclude Aceti - aumenteranno le difficoltà di accedere al servizio pubblico".

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