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Martedì 20 OTTOBRE 2015
Acoi: "Censis conferma che serve riforma strutturale"

“I dati Censis sullo stato della sanità e del welfare in Italia mostrano una situazione di profonda difficoltà, la stessa che noi, come società scientifica, denunciamo da tempo. Ci possono essere discrepanze tra i dati statistici del Censis e la nostra esperienza sul campo, ma ciò che emerge con forza è la necessità di una riforma del sistema sanitario nazionale, anche per scongiurare che la salute diventi un affare tra privati. Per migliorare la situazione è necessario puntare sull’innovazione tecnologica e telematica, per una verifica in tempo reale delle prestazioni erogate su tutto il territorio nazionale; continuare il lavoro sull’appropriatezza delle prestazioni e quindi affrontare finalmente la grande questione della medicina difensiva. Liste d’attesa così lunghe sono spesso provocate dal timore del contenzioso medico-legale e dalla precaria copertura assicurativa dei medici. Fondamentale è il dialogo tra istituzioni, personale sanitario e società scientifiche. Proprio oggi abbiamo incontrato il miniostro Beatrice Lorenzin, con Agenas, Fnomceo e buona parte delle società scientifiche italiane. Abbiamo affrontato le maggiori criticità del sistema sanitario italiano ed abbiamo istituito un tavolo di lavoro per migliorare la qualità del Ssn. Un primo passo per una riforma strutturale condivisa, che, per tornare ad un sistema sanitario veramente nazionale con un’unica cabina di regia, non può prescindere dal modifica del Titolo V della Costituzione”. Lo afferma, commentando lo studio del Censis, il presidente dell’Acoi (Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani) Diego Piazza.  

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