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Mercoledì 11 NOVEMBRE 2015
Sequestrati i locali dell'Università rumena. Numerosi studenti avevano già versato prima rata corsi

La Procura ha disposto il sequestro dei locali dell`Ospedale Umberto I di Enna dove, il 12 ottobre, erano iniziate le lezioni di lingua rumena finalizzato ad ottenere un attestato necessario per la frequenza dei corsi universitari in Medicina e Professioni Sanitarie erogati dalla Università ‘Dunarea De Jos’ di Galati, in Romania. Numerosi studenti, che avevano già versato la prima rata dei 2200 euro previsti per il corso, hanno frequentato le lezioni in quelle aule che da dicembre avrebbero dovuto ospitare i corsi Universitari di Medicina e Professioni sanitarie, che non sono stati autorizzati dal Ministero dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca.

A disporre il sequestro, operato dalle Fiamme Gialle ennesi, il procuratore capo Calogero Ferrotti “per impedire la continuazione di una occupazione di cui non si trova alcun presupposto legale". A marzo 2014 il Commissario straordinario pro-tempore dell'Asp di Enna aveva siglato un protocollo con la Fondazione Proserpina e in virtù dello stesso accordo un anno fa l'Asp le ha consegnato 28 locali. "Ma il protocollo non esiste agli atti dell'Ente, che ora non trova neanche l' originale - riferiscono le Fiamme gialle - Il nuovo Direttore Generale al momento del suo insediamento fece sgomberare i locali al quarto piano ma nulla fece per quelli al '’piano 0'’, che erano e sono rimasti occupati fino ad oggi dalla '’Fondazione Proserpina'’, che in realtà Fondazione non lo è mai stata non essendone stato riconosciuto giuridicamente lo status".

"Nel frattempo però aveva già siglato un protocollo con l'Asp nel 2014, una convenzione con la Regione Siciliana nel 2015 e a metà settembre aveva deliberato la sua trasformazione in società commerciale, ora '’Fondo Proserpina S.r.L’ - spiegano gli investigatori - A richiedere l'intervento della Procura era stato il Miur dopo aver inutilmente diffidato la Fondazione Proserpina ad interrompere i corsi". Anche la Prefettura sta svolgendo gli approfondimenti del caso.

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