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Venerdì 12 FEBBRAIO 2016
Cala sopravvivenza a trapianti di cuore. Costa (Cnt): “Oggi ci sono più opzioni terapeutiche e si trapiantano sempre più persone che prima sarebbero morte”

A leggere i numeri del CNT sui trapianti di cuore in Italia risalta all’occhio il dato che vede una riduzione della percentuale di sopravvivenza ad un anno dal trapianto nell’ultimo decennio.
 
A chiarire i dubbi è Alessandro Costa direttore del Centro nazionale trapianti. “Gli ultimi 10 anni del Vad (Dispositivo assistenza ventricolare) hanno cambiato completamente lo scenario del trapianto di cuore. Vede anni fa il trapianto era l’unica alternativa mentre oggi ci sono delle opzioni terapeutiche in più. Per esempio si trapiantano persone che hanno complicanze del Vad e che prima sarebbero morte. Se 20 anni fa si trapiantavano 100 pazienti. Oggi di quei 100 solo una minima parte va al trapianto ed è quella che prima sarebbe morta. Insomma, è cambiata la popolazione che viene trapiantata (più a rischio) e questo fa si però che lo sopravvivenza sia lievemente inferiore". 

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