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Martedì 16 FEBBRAIO 2016
E in Spagna finiscono in manette i vertici del colosso ‘Vitaldent’ per frode e riciclaggio

Bufera sulla catena di cliniche odontoiatriche ‘Vitaldent’. La polizia spagnola, secondo quanto riportato dai principali quotidiani iberici, ha arrestato oggi il proprietario della rete di cliniche, l’uruguaiano Ernesto Colman, e una dozzina dirigenti in relazione ad un'indagine per presunti reati di riciclaggio e frode fiscale per milioni di euro.
 
Secondo la polizia, il capo della Vitaldent depositava i redditi provenienti dai vari franchising in banche svizzere e lussemburghesi per reinvestire poi parte del denaro in Spagna "con l'acquisizione di beni immobili, automobili e altri oggetti di lusso, culminando così il processo di ‘sbiancamento’".
 
L'operazione è coordinata dal procuratore anticorruzione e ha portato a 13 arresti, tra cui il proprietario Ernesto Colman e il responsabile per la società in Italia, Bartolomé Conde. Presso la sede dell’azienda, gli agenti hanno sequestrato tra l’altro un aereo del valore di un milione di euro e 36 veicoli di lusso.

L'azienda ha più di 450 cliniche dentali (350 in Spagna) e il suo fatturato è circa 500 milioni di euro l'anno. E 'presente anche in Italia e in Polonia con un totale di 7.500 dipendenti, secondo il suo sito web. Fonti della polizia hanno in ogni caso precisato che gli arresti non influenzeranno il funzionamento delle cliniche.
 
Presumibilmente, secondo alcune fonti, la truffa sarebbe duplice. Da un lato, al Tesoro, in secondo luogo, ai proprietari dei franchising e, per estensione, ai clienti, che a quanto pare erano costretti a pagare in contanti. Furono proprio le lamentele di alcuni di loro, per il procuratore anti-corruzione, a innescare l'indagine.
 

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