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Venerdì 01 APRILE 2016
Costantino (Sinpia): “Legge nazionale sull’autismo è un punto di partenza, ma per garantire le cure necessario facilitare la messa in pratica dei Lea"

Domani ricorre la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, uno dei più comuni e invalidanti disordini del neurosviluppo. I disturbi dello spettro autistico colpiscono principalmente la sfera della comunicazione, del comportamento e dell’interazione sociale, compromettendo le capacità di relazionarsi e di integrarsi. 
 
L’approvazione della prima legge nazionale sull’autismo nell’agosto scorso ha rappresentato un segno di attenzione crescente verso queste problematiche, esortando le istituzioni ad adottare una visione ampia (sanitaria, sociale e educativa) e coordinata degli interventi per l’autismo.
 
E’ di ieri l’annuncio dello stanziamento da parte del Ministro Lorenzin di 50 milioni di euro destinati a coprire le spese delle prestazioni sanitarie incluse nei LEA per lo spettro autistico. “Un’ottima notizia - afferma Antonella Costantino, presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (SINPIA) - che pone rimedio ad uno dei punti critici nella legge sull’autismo, che non prevedeva risorse economiche. Tuttavia finanziare i LEA non è sufficiente: servono provvedimenti concreti per facilitare il funzionamento dei servizi esistenti. Ed è una critica che muove dal primo ente scientifico e operativo che si sia attivato per evidenziare nel mondo scientifico e dei servizi per l’infanzia carenze, distorsioni e bisogni inevasi, già a partire dal 2004 con la pubblicazione delle prime linee guida italiane e con la successiva partecipazione al Tavolo di Lavoro Autismo del Ministero della Salute nel 2008”.
"In Italia - sottolinea la Sinpia - circa 100 mila bambini e adolescenti hanno ricevuto una diagnosi di autismo: un bambino su 100, con una frequenza 4 volte più alta fra i maschi".
 
Da tempo la SINPIA segnala carenze, frammentazioni e ritardi nei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA), presenti tuttora in parecchi territori regionali, ed in particolare le criticità nella rete degli interventi per l’autismo, evidenziate anche nell’audizione del 13 febbraio 2014 della Commissione Igiene e Sanità del Senato, che ha poi elaborato la legge.
 
Un altro punto che la SINPIA non ritiene affrontato con sufficiente attenzione dalla legge riguarda la diagnosi precoce, che insieme a terapie appropriate e altrettanto precoci può modificare significativamente le capacità e la qualità della vita del paziente e dell’intero nucleo familiare.
 
 “Sebbene incluso nei LEA - sottolinea Costantino -, il percorso diagnostico necessita di provvedimenti che ne rendano possibile la tempestività, e che la legge non prevede. Sarebbe inoltre opportuno considerare lo spettro autistico all’interno di un gruppo più vasto di problematiche comprendente disabilità intellettiva, disturbi del linguaggio e della comunicazione, disturbi specifici dell’apprendimento e disturbo dell’attenzione”.
 
“Non a caso il DSM-5 - conclude la presidente SINPIA - colloca lo spettro autistico nel gruppo più complessivo delle disabilità evolutive. Ecco perché è auspicabile che gli interventi per l’autismo siano inseriti in un organico impegno a sostegno dei servizi di NPIA”.
 
 
Lorenzo Proia

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