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Martedì 01 MARZO 2011
A Rieti già firmato un protocollo sperimentale

Nel novembre scorso Rodolfo Gianani è stato nominato dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini Direttore Generale dalla Asl di Rieti.Prima di allora però era al ministero della Salute, dove ha seguito in particolare la stesura dei decreti attuativi del 153/09, ovvero il decreto legislativo che apre alla “farmacia dei servizi”.
“Uno degli obiettivi politici che mi è stato dato al momento della nomina come direttore generale è stato quello di sviluppare la sanità territoriale  e per me – ci spiega Gianani –  è stato particolarmente facile pensare subito alle possibilità offerte dalla farmacia dei servizi, visto che conoscevo bene il decreto”.
 
Dottor Gianani, siete già in fase operativa?
A Rieti abbiamo già steso un protocollo sperimentale, che prevede l’attuazione di tutto ciò che è previsto nei decreti. Abbiamo diviso la materia in 8 punti e stiamo procedendo alla realizzazione, un passaggio alla volta. In questo momento stiamo attivando 74 nuovi Cup nelle farmacie, che affiancheranno i 45 già esistenti negli ospedali e nei distretti. Dovrebbero essere operativi per metà aprile.  
 
La piena applicazione della “farmacia dei servizi” dovrebbe realizzarsi con la stesura della nuova Convenzione con i titolari di farmacia, per definire i riconoscimenti economici. Voi, invece, come vi siete regolati?
Io mi sto basando sulla spesa storica, o facendo confronti su quello che già accade in altreRegioni.In alcuni casi chiederemo la partecipazione dei cittadini. Ma credo che in molti casi il cittadino sia disposto volentieri a pagare una piccola tariffa, di un euro e mezzo o due, per prenotare una visita nella farmacia del proprio paese, evitando così la spesa e il tempo di un viaggio fino all’ospedale o alla sede del distretto.
 
Quando pensa che si concretizzerà anche la possibilità di fare analisi in farmacia?
Per quanto riguardale analisi cliniche di auto diagnosi i kit a pagamento sono già disponibili e si tratterà forse di “spacchettarli”. Più complesso invece è il discorso per le analisi strumentali, che richiedono un investimento tecnologico che le farmacie da sole non possono sostenere. Ma visto che la Regione Lazio nelle prossime settimane dovrà affrontare il problema degli investimenti ex art.20, credo che si possa pensare di trovare le risorse necessarie.

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