quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 05 MAGGIO 2016
Ecco come di può risparmiare 1 miliardo nella cura del diabete in ospedale

Ricoverate spesso per patologie diverse dalla loro condizione, le persone con diabete non sempre ricevono un’attenzione ottimale alla loro patologia di base. Questo si può tradurre in un cattivo compenso glicemico, che ha un impatto negativo sull’esito del ricovero, quando non in picchi di glicemia verso l’alto o vero il basso (crisi ipoglicemiche). I diabetologi attirano l’attenzione su questo aspetto poco conosciuto che riguarda non meno di 700 mila persone con diabete ricoverate ogni anno negli ospedali italiani.
 
Sarebbe auspicabile offrire loro una consulenza diabetologica per ottimizzare la terapia alla luce delle condizioni che hanno generato il ricovero, per mettere a punto una terapia già non ottimale, sospendendo farmaci inutili e magari pericolosi, ma anche per inquadrare da zero un paziente al quale viene fatta diagnosi di diabete proprio in occasione del ricovero. Oltre a migliorare la gestione clinica dei pazienti, una ottimizzazione della terapia anti-diabetica durante il ricovero contribuisce ad abbreviarne la durata. E una giornata in meno di ricovero si traduce in 750 euro risparmiati che, moltiplicati per tutti i ricoveri riguardanti persone con diabete potrebbe generare risparmi fino a 1 miliardo di euro.
 
A questo argomento gli esperti della Sid hanno dedicato un volumetto di taglio pratico, ‘La gestione della persona con diabete ricoverata per altra patologia’, curato da Daniela Bruttomesso e Laura Sciacca, indirizzato ai medici di altre specialità e nel quale vengono affrontati vari aspetti riguardanti il ricovero di una persona con diabete: dal ruolo del medico a quello dell’infermiere, dall’importanza della dieta a quella della giusta terapia, ai controlli della glicemia.
 
Quanti sono i ricoveri delle persone con diabete. Le persone con diabete si ricoverano in ospedale molto più spesso rispetto a chi non presenta questa condizione, come dimostrano i dati dell’Osservatorio Arno Diabete. Nel 2014 i tassi dei ricoveri ordinari per qualsiasi causa sono stati 277 contro 159/100.000, rispettivamente tra le persone con diabete e senza questa patologia.
 
Circa 1,2 milioni dei circa 6,5 milioni di ricoveri ospedalieri nel 2014 sono stati a carico di persone con diabete. Nel 2014 il 17% circa dei diabetici italiani è stato ricoverato almeno una volta (in media 1,7 volte) e il 5% ha fatto un ricovero in Day Hospital. In pratica ogni anno sono circa 700 mila le persone con diabete che vengono ricoverate in ospedale per qualsiasi motivo.
 
Insomma negli ospedali italiani, così come in quelli di tutto il mondo non è raro incontrare persone con diabete, ricoverati spesso per condizioni del tutto estranee alla loro patologia. La causa del ricovero è attribuibile a scompenso glicemico in meno del 2% dei casi, mentre nel 9% circa dei casi il ricovero delle persone con diabete è legato a danno d’organo (complicanze croniche della malattia o comorbidità). Le cause più frequenti di ricovero nei diabetici sono invece patologie cardiovascolari (20%), in particolare scompenso cardiaco e l’insufficienza respiratoria, che genera tassi di ricovero doppi tra i diabetici che tra i non diabetici.
 
La durata della degenza nei diabetici è inoltre in genere più lunga che nei non diabetici (in media 12,1 contro 11,2 giorni), probabilmente anche per una non ottimale gestione del diabete che richiede attenzione a vari aspetti: alimentazione, uso ottimale della terapia insulinica, possibili controindicazioni temporanee o permanenti all’uso di farmaci anti-iperglicemizzanti, possibili interazioni con i farmaci per la patologia che ha portato al ricovero, eventuali procedure diagnostiche e/o terapeutiche che influenzano lo schema terapeutico, misurazioni della glicemia nei modi e nei tempi appropriati, gestione corretta di eventuali episodi di ipoglicemia.
 
“E’ necessario essere consapevoli del fatto che la presenza del diabete in un ricoverato aumenta il rischio di malpractice e della comparsa di patologie iatrogene”. Ma c’è anche il rovescio positivo della medaglia. “Il ricovero ospedaliero può essere anche un prezioso e irripetibile momento di rivalutazione del compenso metabolico e di stadiazione del danno d’organo in una persona con diabete noto. Inoltre, non è raro che la prima diagnosi di diabete venga fatta durante un ricovero in ospedale. In tal caso, è necessario educare il paziente alla terapia, al monitoraggio glicemico, alla dieta, alla gestione dell’ipoglicemia prima della dimissione”.
 
Fondamentale per migliorare la gestione delle persone con diabete durante il ricovero è che venga richiesta una tempestiva consulenza diabetologica per adeguare la terapia, anche perché peggiore è il compenso glicemico, peggiore sarà l’esito del ricovero. A volte è necessario passare alla terapia con insulina e al momento della dimissione il paziente dovrà ricevere adeguate ‘istruzioni per l’uso’ sulla sua nuova terapia (impiego di siringhe o penne, monitoraggio glicemico, riconoscimento e correzione dell’ipoglicemia). In alcune realtà (Germania, Francia, UK, USA, raramente in Italia) la persona con diabete che viene ricoverata viene segnalata alla struttura di diabetologia dai medici del Pronto Soccorso o del reparto dove viene ricoverata. In questo caso il centro diabetologico esegue una presa in carico immediata e fino al momento della dimissione.
 
I risvolti economici. Migliorare l’assistenza alle persone con diabete, ricoverate in ospedale per altra patologia, è anche uno degli obiettivi del Piano Nazionale sulla Malattia Diabetica del Ministero della Salute e presenta importanti risvolti economici.
 
“Ridurre di un giorno la degenza del singolo paziente si traduce nel risparmio di € 750 euro. Calcolando il numero di ricoveri nelle persone con diabete in Italia (1,2 milioni per anno), la riduzione di un giorno di degenza in tutte le persone con diabete si tradurrebbe in un risparmio di quasi 1 miliardo di euro ogni anno. Una somma ingente che potrebbe essere utilizzata magari anche per assumere alcune centinaia di diabetologi e per rendere in questo modo più incisiva la cura delle circa 700.000 persone con diabete che ogni anno in Italia si ricoverano in ospedale per altra patologia”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA