quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 16 MARZO 2011
Associazioni chiedono dimissioni membri dell’Agenzia nucleare italiana

Legambiente, Greenpeace, Wwf e Codacons chiedono a gran voce le dimissioni dei componenti dell'Agenzia per la sicurezza nucleare di fronte al disastro giapponese. In una nota congiunta le tre associazioni ambientaliste rilevano che “mentre l'Istituto francese di Radioprotezione e di Sicurezza Nucleare ha ammesso fin da subito la gravità dell'esplosione nucleare in Giappone, dichiarandosi allarmato, l'Agenzia per la sicurezza italiana si è preoccupata solo di fare propaganda politica, negando addirittura la gravità dell'incidente". "Ovviamente – sottolinea la nota di Legambiente, Greenpeace e Wwf - tutti speriamo che l'incidente non abbia la gravità del precedente in Ucraina, ma le dichiarazioni volte a sottacere e minimizzare quanto sta avvenendo sono da irresponsabili. Non possiamo fidarci, quindi, di chi gestisce la sicurezza nucleare e si occupa della tutela della salute pubblica, non riconoscendo la pericolosità dell'atomo e disinformando i cittadini. Non si può, infatti, arbitrare una partita, parteggiando per una delle squadre in campo. E' per questo che chiediamo le dimissioni dei membri dell'Agenzia, per far sì che possano occuparsi liberamente della campagna filonuclearista, lasciando gli incarichi istituzionali a chi realmente possa svolgerli realmente nell'interesse pubblico”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Codacons, secondo il quale “la tragedia del Giappone evidenzia ancora una volta la incompatibilità del Prof. Veronesi al vertice di un'autorità così importante. Chi ci salverà – si chiede il Codacons - da una eventuale sovraesposizione alle esplosioni e alle radiazioni nucleari ionizzanti se Veronesi, nella qualità di perito di parte del Vaticano, sosteneva di non doversi tutelare la popolazione di Cesano neanche dalle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti?”.

Certo, l’operatività dell’Agenzia non è al massimo dell’efficienza. E questo lo riconosce anche il suo presidente, Umberto Veronesi. Il Governo l’ha creata nell’estate del 2009, ne ha nominato i componenti solo un anno dopo e, a tutt’oggi, non le ha ancora dato una sede. Gli esperti che ne fanno parte, denuncia il presidente Veronesi, si riuniscono al bar.

Dell’Agenzia, oltre a Veronesi, fanno parte, in qualità di membri nominati dal ministero dello Sviluppo economico, Maurizio Cumo e Marco Ricotti (rispettivamente ordinario di Impianti nucleari presso l'Università La Sapienza di Roma e docente di Ingegneria nucleare del Politecnico di Milano) insieme ai giuristi Stefano Dambruoso (magistrato, già Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Milano) e Stefano Laporta (vice prefetto e direttore generale dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nominati dal ministero dell’Ambiente.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA