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Mercoledì 08 GIUGNO 2016
Boggio (Assobiomedica): “Mancata prevenzione peserà domani su Ssn e salute dei cittadini”

“Gli 11 milioni di italiani che oggi rinunciano alle cure potranno fra qualche anno pesare sui conti del servizio sanitario nazionale, che dovrà farsi carico della mancata prevenzione dei cittadini, di un aumento dell’ospedalizzazione e di un peggioramento delle aspettative di vita. L’accessibilità e la qualità delle cure, come testimoniano la maggior parte delle indagini pubblicate negli ultimi tempi, sono seriamente a rischio così come l’universalismo del nostro sistema sanitario. È sempre più urgente che il Governo e le Regioni si preoccupino di riorganizzare in modo strutturale la nostra Sanità e in particolare i servizi di assistenza territoriale, che rappresentano il primo contatto con il cittadino nel diritto alle cure”. Questo il commento del Presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio, sulla ricerca Censis-Rbm Assicurazione Salute.
 
“La qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria – ha dichiarato il Presidente Boggio - sono strettamente connesse con il livello di qualità e innovazione tecnologica contenuta nei dispositivi medici. Ai drastici tagli subiti dalla Sanità e dal settore dei dispositivi medici, che nel 2015 hanno visto un calo della domanda pubblica del -3%, non poteva che seguire un ridimensionamento dell’offerta sanitaria ai cittadini, sempre più disincentivati a curarsi. L’urgenza della riorganizzazione del sistema sanitario andrebbe affiancata da interventi mirati all’efficienza e all’appropriatezza del sistema con notevoli vantaggi in termini di prestazioni e di competitività sia per i cittadini che per l’industria. Si tratta di risorse realmente ottenibili a differenza di quelle, del tutto aleatorie, tagliate finora in modo lineare con spending review e payback, oggi a svantaggio delle imprese e dei cittadini, ma che domani peseranno sulle casse dello Stato”. 

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