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Giovedì 14 APRILE 2011
Fazio premiato "medico manager" dell’anno 2010

La Società italiana medici manager (Simm) ha conferito al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il premio Medico Manager dell'anno “per aver contribuito in modo decisivo alla rinascita del ministero della Salute, alla sua riorganizzazione e al suo rilancio come Istituzione di garanzia della tutela della salute del Paese”. La premiazione è avvenuta stamani a Roma nel corso del IV Congresso nazionale della Simm, in occasione del quale è stato inoltre presentata l’Alleanza europea dei medici manager (Eamm), un nuovo organismo si propone di "mettere in rete le associazioni locali/nazionali, diffondere le esperienze relative a differenti realtà e saperi, e promuovere le migliori best practice a livello europeo".

Il ministro della Salute Ferruccio Fazio, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come “un sistema che funziona ha dei costi minori. Se  le cure sono migliori, il risparmio diventa solo una conseguenza”. La sfida del Ssn e dei nuovi progetti di territorialità, sempre più lontani da un’ottica ospedalocentrica, è “la reale presa in carico della persona e non del sintomo, con la creazione di un percorso di continuità assistenziale attraverso un'importante integrazione ospedale-territorio. Questo – ha concluso Fazio – richiederà moltissima managerialità, sia per disegnare il percorso a livello centrale e regionale, sia per implementarlo, sia per far superare alcune differenze culturali tra medici di medicina generale e ospedali, nel superiore interesse dell’ammalato”.
E sulle sfide del futuro, il direttore dell’Istituto di Igiene e Sanità pubblica dell’Università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi ha lanciato l'allarme mobilità: “Entro due anni non esisteranno più in Europa confini sanitari. Secondo i nostri dati il 60% dei cittadini europei, se ne avrà la possibilità, migrerà”. Questa è una sfida “colossale” perché, a breve termine, ci potrebbero essere masse di cittadini che interessate affacciarsi al nostro Paese per ricevere prestazioni sanitarie. “Occorre attrezzarsi per tempo – ha concluso - altrimenti i sistemi saranno travolti”.

Presente al Congresso anche l’assessore alla Salute della Regione Toscana, Daniela Scaramuccia, che ha osservato come “in un contesto storico come quello attuale, dove si deve far fronte ad una scarsità di finanziamenti pur dovendo garantire una tutela della salute universale e di qualità, il ruolo dei manager sanitari diventa fondamentale”.

Ma il presidente della Commissione igiene e sanità del Senato, Antonio Tomassini, ha voluto riportare l'attenzione dei presenti al ruolo del medico, “sospeso tra doveri e poteri, al quale ormai si richiede non solo di essere medico, ma anche manager. Ormai anche le valenze economiche o il saper gestire le risorse umane sono compiti che rientrano nelle competenze dei nostri camici bianchi”. Ricordando poi la ripresa in Commissione della legge sul governo clinico, Tomassini ha parlato di “una medicina che ormai non appartiene solo al medico, ma che vede al suo fianco anche l’ingegnere clinico e la tecnologia”. L’alleanza europea di medici manager può, a parere del senatore, “diventare un elemento fondamentale di sinergia, la naturale evoluzione del ruolo del medico in questi ultimi 30 anni”.


 

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