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Giovedì 19 GENNAIO 2017
PD: “Chiediamo alla Giunta di andare comunque avanti”

“Considerando concluso l'incidente che ha riguardato un consigliere regionale del Pd” ma “stabiliamo di sottoporre all'intera maggioranza una riflessione sulla tenuta della stessa, per evitare che localismi e campanilismi prendano ancora il sopravvento sui principi di lealtà e responsabilità che giustificano i doveri di una maggioranza di governo, come la nostra, fondata sulla ambizione di cambiare la Puglia”.
 
È quanto si legge nella nota diffusa a termine della riunione del gruppo regionale pugliese del Partito Democratico, convocata questa mattina, per le valutazioni in merito a quanto accaduto ieri in commissione Sanità sul piano di riordino ospedaliero, bocciato per la seconda volta, con il voto contrario del consigliere Pd Paolo Campo.

“i consiglieri regionali del Pd – si legge nella nota - non sottovalutano i possibili disagi dei cittadini legati alla nuova organizzazione ospedaliera pugliese. Tuttavia ritengono che, nonostante i rigidi parametri imposti dal DM 70 e dalla legge di stabilità, è stato fatto tutto il possibile per costruire un modello di organizzazione sanitaria più efficiente e rivolta ai bisogni dei malati. Pertanto, accogliendo le ulteriori rassicurazioni che, anche ieri, in sede di commissione il direttore generale del dipartimento Politiche della salute, Giancarlo Ruscitti, ha fornito in risposta alle innumerevoli istanze sottoposte dai consiglieri della III commissione, il gruppo consiliare del Pd chiede alla Giunta regionale di procedere alla attuazione del piano di riordino”.

I consiglieri regionali del Pd, infine, hanno espresso “vicinanza e gratitudine al presidente Pino Romano per il prezioso lavoro svolto a supporto della commissione Sanità che, in questi mesi, ha avuto un ruolo importante nell'accogliere tutte le proposte in grado di avvicinare il piano di riordino ospedaliero alle istanze dei cittadini e dei territori. Per questo è stata avanzata la richiesta al presidente Romano di revocare le proprie dimissioni e di continuare a presiedere la commissione”.

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